mercoledì 14 giugno 2017

LA PATRONA DEI TRANS





SANTA WILGEFORTIS (o VILGEFORTIS)


I LEGGENDA

Santa Vilgefortis (o Wilgefortis), viene rappresentata come una donna barbuta crocefissa. Finalmente la patrona dei trans, o si deve dire il patrono?

La leggenda è antica e quasi sempre identica, nata per lo più nella II metà del III o la I metà del IV secolo, la cui venerazione ebbe origine in Portogallo fino al 1200, come protettrice di donne con problemi sessuali, in particolare problemi connessi con il parto.  


II LEGGENDA

Però qui siamo nell'VIII sec. d.c. e Vilgerfortis è la figlia di un re pagano, ma quale re? Non si sa.
Si sa invece che non volle sposare il principe scelto da suo padre. Il povero padre ignorava che la figlia fosse cristiana, che disgrazia!

Perchè Vilgefortis aveva consacrato la sua verginità a Dio, per cui lo pregò di trasformare il suo corpo in modo da essere ripugnante e pertanto inadatta all'unione. 

E così, la notte prima del matrimonio, a Vilgefortis crebbe una lunga barba. D'altronde le ninfe per sfuggire alle brame lumacose degli Dei si facevano trasformare in alberi di alloro, canne di palude, delfini e stelle del cielo. La trasformazione era all'ordine nel mondo pagano, ma la trasformazione in trans senza operazioni e ormoni fu davvero un miracolo.

Così il matrimonio non si celebrò ma il padre, irato, la fece crocifiggere. Cavolo, come mai non si è convertito anche lui al miracolo? Perchè il miracolo era evidentissimo! Come era potuto accadere?

- Perchè era un padre schifoso a cui non fregava nulla dei figli? 
Naaaa, il mondo ne è pieno! 

- Perchè pensava che la figlia fosse una strega e avesse compiuto il prodigio? 
Naaa questo lo credevano i cristiani, l'Inquisizione e le streghe sul rogo è cristiana, non è pagana.

- Perchè odiava il prossimo, i figli e le donne su cui sfogava tutto il suo perverso sadismo? 
Naaa anche di questi ce ne sono a iosa.

- Perchè in qualche modo c'era bisogno di una santa vergine e martire per rinfocolare la fede e portare offerte alla chiesa? 
Ora ci siamo.

Santa Vilgefortis, in croce e con tanto di barba, era una rappresentazione classica nel Medioevo a una delle immagini artisticamente più interessanti è stata realizzata da Hans Memling su una delle ante (chiuse) del Trittico di Adriaan Reins (1480).


III LEGGENDA

Kümmernis che visse tra il 700 ed il 1000 dc., era una giovane, bella (e ricca) adolescente, che la Chiesa negli anni successivi vide come una ragazza di elevati principi morali, settima figlia di un re pagano del Portogallo.

A parte che il primo re del Portogallo regnò dal 1139, quindi già sballiamo sulle date, comunque questo acronico re
era un tiranno noto per la sua crudeltà e rozzezza, ma che si faceva notevolmente gli affari suoi.

Questo re insomma l'aveva promessa in sposa ad un re pagano suo alleato (in alcune versioni il re di Sicilia, che potrebbe o non potrebbe essere stato un moro e non un re). 

La santa, tale Kummernis (ma di che lingua era?) inorridì quando seppe di andare in sposa ad un re saraceno della Sicilia.

Avendo fatto voto di castità e promesso di dare la sua vita ed il suo cuore a Dio e non all'uomo, si ribellò  Altre versioni della leggenda, suggeriscono che ricevette lascive attenzioni dal padre incestuoso. Beh questo re è davvero una fetenzia!

Ma era pure corto di comprendonio e non capiva il rifiuto della figlia (rifiuto al principe o a lui? Non si sa), e allora per costringerla a sposarsi la rinchiuse in un carcere.

Qualunque sia la versione,tuttavia,"al fine di preservare la sua verginità" e per evitare il matrimonio, dal fondo della sua prigione Kümmernis pregò Dio di aiutarla, affinchè la salvasse da un destino peggiore della morte .. “supplicò che fosse privata di ogni bellezza tanto che così nessun uomo potesse sposarla". Insomma pregò di diventare una schifezza.

Durante la prigionia,sopportò il suo digiuno ascetico, come espressione di amore verso Dio (perchè anche quello a sadismo stava bene e gradiva tutti i tormenti dei suoi fedeli).

Infatti Quello, in risposta alle sue preghiere le concesse la grazia, tanto che quando vennero a prenderla trovarono che tutta la sua bellezza era svanita, trasformata in un corpo peloso ed il viso coperto di lunghi peli come la barba di un uomo.

Quando il padre infuriato vide i cambiamenti le chiese cosa fosse accaduto. E gli rispose che Colui che lei adorava l'aveva cambiata in modo da salvarla dallo sposare il re pagano dopo avergli giurato di essere solo sua sposa.

Ma non poteva fare la vaga e dire: "O mamma mia, e come mai tutto ciò?" Ma no, altrimenti come poteva offrire al Dio Buono i patimenti, le sofferenze e le torture che a Lui, che è tanto buono, piacciono tanto?

«Allora morirai come colui che adori", il padre le rispose. Ella umilmente rispose che il desiderio maggiore era morire così avrebbe potuto essere unita con lui. Unita in che senso?...

E mentre suo padre con il sostegno e l'incoraggiamento della sua famiglia e delle altre sorelle la crocifiggeva,  (ma che bella famigliola, è a questa che si ispira il Family Day?) sulla croce pregava affinchè chi avesse ricordato la sua passione sarebbe stato liberato dai suoi dolori e problemi (si spera senza crocefissioni e senza barba) da qui il nome Uncumber e Liberata.

In seguito, il culto divenne estremamente popolare nei secoli XV e XVI e venerata con una serie di altri nomi diversi in tutta Europa :

- S.Wilgefortis, forse dal latino "Virgo Fortis" (vergine forte),
- Saint Carità, 
- S. Comera,
- S. Cumerana;
- S. Dignefortis,
- S.Eutropia,
- S.Hulpe,
- S. Komina,
- S. Liberatrix,
- S. Reginfledis;
- S. Lisvrade in Guascogna;
- S. Ontkommena nei Paesi Bassi,
- S. Ontcommene,
- S. Ontcommer 
- S. Ontcomera,venerata, 
- S.Liberata in Italia,
- S.Livrade in Francia 
- S.Librada in Spagna - come "liberatrice" dalle tribolazioni o dai mariti -.
- S. Uncumber in Inghilterra, venerata come la :” fuggitiva”, colei che resistette con forza e dolore alle pressioni di un marito ed un padre crudele. Una statua fu eretta in suo onore nel Billingsgate, dove era consuetudine offrire una ciotola di avena alla santa, invocata particolarmente dalle mogli che volevano liberarsi di mariti oppressivi e crudeli o da corteggiatori fastidiosi:"affinchè fornisse un cavallo che lo portasse diritto al diavolo "
- S. Kümmernis in Germania, che deriva da "Kummer", "il sacro dolore e la tristezza", la sua anoressia e conseguente perdita di peso e delle sue forme femminili nella lunga prigionia la portarono ad essere considerata una santa che aveva cambiato sesso diventando uomo. Così abbiamo pure la Santa Patrona delle anoressiche (di cui ho il massimo rispetto).


Santa Wilgeforte

- S. Wilgeforte venne per molti secoli venerata come una presunta "Beata Vergine" non canonizzata come santa, a cui venne dedicato un giorno di festa nel Martirologio Romano, il 20 luglio come la vergine martire S.Liberata, fino a quando purtroppo (beh, riconosciamolo, dopo tutto era divertente), il suo "culto" fu soppresso dal Concilio Vaticano II nel 1969 e rimossa dalla lista dei santi.

In Francia, ancora oggi esistono diverse rappresentazioni di Saint Wilgefortis, come questa conservata presso la Chiesa di Wissages, a Pas de Calais.

Un'altra rappresentazione di St.Wilgefortis, è conservata nella Cappella della Madonna Addolorata presso il Santuario di Loreta a Praga, Repubblica Ceca.

St Wilgefortis rimase popolare nel Nord d'Inghilterra fino al termine del periodo gotico, vi è una scultura particolarmente attraente nella Cappella di Enrico VII nell'Abbazia di Westminster di una bella Wilgefortis in piedi, con la barba molto lunga che sorregge una croce.

E 'strano che a quel tempo vi sia stata una diffusione improvvisa della leggenda della Santa Vergine, a meno che Wilgefortis non sia stata una santa con molti nomi, o al contrario si sia trattato di molte ragazze con nomi diversi, ma con storie e con la stessa malattia simile in tutta Europa.

INSOMMA NEI CIRCHI LE DONNE BARBUTE FACEVANO SPETTACOLO, MA IN CHIESA FACEVANO SANTITA'.


SANTA LIBERATA

Santa Liberata è ancora oggi venerata in molte località della Francia (Aquitania e Pirenei), della Spagna (Castiglia e Andalusia), dell'Italia (Liguria, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Molise), di Malta (Kalkara) dell'America Latina (Panama, Messico e Colombia). 

Sembra però che l'episodio di Liberata crocifissa sia un clamoroso falso, perchè le venne tagliata la testa con un colpo di spada, oppure venne pugnalata. ma come sarebbe a dire, è un falso ma si oscilla tra altre due congetture delle quali, ergo, una delle due deve essere un falso. Ma per la Chiesa la logica è un'opzione?

SANTA LIBERATA DI COMO
Ci sono immagini che hanno indirizzato verso questa conclusione, ben più antiche delle icone di santa Liberata crocifissa. Questa contaminazione iconografica ha generato un confusione agiografica con la santa Vilgefortis, originariamente venerata in aree geografiche completamente diverse.

Altra contaminazione iconografica è santa Liberata con i due bambini. 

La conclusione che si può dedurre è quella del culto della Mater Matuta di Capua o di altre divinità pagane femminili in chiave cristianizzata, in quanto l'iconografia è attribuita sia a S. Liberata da Como che a S. Liberata vergine e martire.

Ma anche Santa Liberata di Como ha in braccio due bambini, e che se li porta appresso da Capua?

Anche a questa santa comasca è attribuito il potere di allontanare i pensieri tristi, e, per estensione, la capacità di liberare da ogni infermità o afflizione; la tradizione cattolica la considera una figura portatrice di pace e di serenità.

L'emblema di santa Liberata è il ramo di palma e la croce. La liturgica la celebra l'11 gennaio e la seconda Domenica di settembre, ma il suo ricordo non c'è più nel Martirologio Romano.

Del resto lo dice pure il proverbio: "Donna barbuta sempre piaciuta", ma non sarà che Freud si sia sbagliato e le donne, anzichè l'invidia del pene, avessero l'invidia della barba?



3 commenti:

Anonimo ha detto...

La figura di Santa Wingefortis (mai associata ai moderni transessuali o a situazioni simili) si diffuse in verità nel Nord Europa durante il Medioevo, quando si diffusero rappresentazioni della Crocifissione sul modello del Volto Santo di Lucca. Non essendo abituati a raffigurazioni di Gesù crocifisso con una lunga tunica, fu scambiato per una donna barbuta, e nacque la leggenda.

Ora, due domande:
Cosa ha a ce fare tutto questo con i transessuali di cui parla il titolo?
Che utilità ha questo articolo?

Giulia on 5 agosto 2017 alle ore 16:23 ha detto...

Se hai senso dell'umorismo puoi sorriderne, se invece sei fan del cattolicesimo c'è poco da ridere e niente da dire. O puoi mettere in dubbio tutto o rimani schiavo della mente.

Unknown on 21 febbraio 2022 alle ore 17:04 ha detto...

Ed il fatto che la chiesa non concepisce le transessuali e piuttosto si inventa teste con una faccia maschile davanti e dietro quella femminile, O anche X il corpo stessa cosa,per la spiegazione di altri eventi insoliti, pur di riconoscere che può succedere di nascere nel corpo dell' altro sesso, come, dove non esiste ipocrisia,si comprende che succede? Non è forse più naturale come spiegazione? Può essere di aiuto per capire? o per metterci un altro indizio x comprendere? La diversità, forse, non è stata opera di Dio, dopo la torre di Babele? Ognuno può interpretare come crede, ma se un episodio viene tramandato X secoli, un fondo di verità c' è sempre e non è certo la chiesa come quella che metteva come papi i parenti dei reggenti in alcune epoche storiche a tramandarla...In più c' è il fatto che cmq pur in modo "burlesco", le preghiere delle 3 sante interessate, vilgefortis,kummernis e Paola sono state accolte. E perché se hanno la barba, i sacrifici tramandati di queste sventurate o fortunate a seconda della fede del singolo, non vengono accettate come quelle che hanno avuto le donne che hanno cmq subito altri peggioramenti personali X entrare nelle grazie di Padre e Figlio? Esiste anche il pregiudizio in queste zone dell' Europa mentre in quelle dove le sante in questione sono accettate é forse lo stesso? Io mi auguro solo che ci siano tre sante in più a cui chiedere protezione... Poi chi tra noi umani può dare una verità certa delle storie dove il divino o il soprannaturale intervengono su richiesta o no sulle vite degli esseri umani..? Riflessioni non giudizi ci tengo a precisare..valide come quelle che ho letto..o discutibili..il bello del confronto é questo..

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