lunedì 16 settembre 2013

APOLLO/A




APOLLO

Apollo è il Dio iperboreo che invade la Grecia demolendo il santuario della Dea Terra, di cui si frega l'omphalos, l'oracolo e le pitonesse, cioè le sacerdotesse-serpente, in quanto il seroente pitone che alloggiava nel tempio, era appunto il simbolo della Grande Madre.

Apollo con veste femminile
Apollo è un po' androgino, spesso sembra una donna, e a volte veste pure da donna e si pettina come una donna, per caso è un po' gay?

Questo qui a lato è Apollo, ma nel volto, nella veste e pure nella grazia delle movenze sembra proprio una Dea.

Insomma Apollo, con tutti i veli che gli ondeggiano sui divini malleoli, siamo sicuri che sia un maschio?

O forse è l'immagine nostalgica della Dea Madre che gli invasori patriarcali avevano voluto soppiantare?

Aspettate non vi arrabbiate, ora si chiama Apollo ma è la stessa divinità di prima. Insomma è femmina. O è un trans?

Narra Eschilo che Apollo riceve il santuario da Gea, Febe e Temi (Eumenidi,vv.1-19), in realtà fu un'invasione molto violenta.

Nel santuario ctonio di Pito un tempo le sacerdotesse oracolavano in rima ed erano molto stimate e riverite, perchè sembra che ci azzeccassero parecchio.

Ma Plutarco riflette con l'amico sul perchè attualmente le sacerdotesse abbiano perso la poesia, non oracolano più in rima e non sembrano più ispirate.

E ti credo, basta il racconto che lo stesso Plutarco fa sull'ultima pitonessa a rendere chiaro il tutto. 

Mentre prima le pitonesse erano giovani e probabilmente pure belle, affinchè non avessero potere sui sacerdoti, i greci le cacciarono sostituendole con una sola che avesse superato i 50 anni e che venisse dalle campagne, tante volte fosse troppo sveglia.

Apollo scollato
Solo che la sacerdotessa era rimbambita dalla mancanza di rispetto e assillo dei maschi. Si rifiutava di oracolare cosa molto grave perchè così i sacerdoti non incassavano i soldi. 

Ma perchè non oracolavano loro se erano i sacerdoti?

Semplice, l'oracolo maschile non funziona perchè i maschi sono prigionieri della loro mente, e se per caso sforano la mente, lo fanno per angoscia per cui predicono un sacco di sventure.

Insomma la sacerdotessa si rifiutava di dare responsi e giaceva immobile sul suo tripode con lo sguardo fisso sul vuoto. Allora i sacerdoti, con la solita grazia che li distingueva, le tirarono addosso un secchio d'acqua. 

La sacerdotessa non si mosse e, racconta sempre Plutarco, i sacerdoti continuarono a lanciarle secchi d'acqua addosso fintando che la disgraziata, lanciando un urlo disumano, cominciò a correre uscendo dal tempio e continuando a correre finchè non stramazzò a terra... morta.

Insomma Apollo era un travestito, un trans, non si sa bene, però andava bene così.

Con la calata dei Dori nel XII sec. a.c., una volta annientati i Micenei, il santuario venne chiuso, finchè venne riaperto verso il  IX sec. a.c. fu riaperto e si risollevò, ma stavolta decisero che lui era maschio e che era femmina sua sorella Artemide. 

Apollo di Villa Adriana
Lui divenne un Dio Lupo, anzi allupato, perchè non faceva che violentare o sedurre, secondo come capitava, donne e ninfe, al contrario di sua sorella che era casta e vergine. 

Ma siamo sicuri che fossero fratelli?

Insomma questo è il Dio che soppianta Dioniso, ma pure lui era piuttosto femmineo, anzi che lo sostituisce, al buio succede la luce, al selvaggio il mondo civile, al caos l'ordine.

Capelli lunghi, viso con morbido ovale, labbra piene, bella questa Dea, e invece è Apollo.

Ma perchè non li rappresentavano maschi?

Perchè i greci erano abituati all'immagine femminile, quella maschile non li ispirava.

Prima c'erano le Muse che sono le Dee delle arti, poi diventano una specie di ninfe ma un tempo erano Dee.

Siccome delle divine fanciulle non si può fare a meno non le tolgono del tutto, ma le mettono come dame di compagnia ad Apollo.

Naturalmente ad Apollo che suona, canta e ispira i poeti non ci crede nessuno, tanto è vero che nessuno lo ha mai invocato.

"Cantami o Diva del Pelide Achille..." è normale farsi ispirare dalle Dee, perchè sono anima, il cervello di contro non ha mai ispirato nessuno.

Nietzsche vedrà in Apollo - Dioniso la contrapposizione tra razionalità e sentimento, luce e ombra, conscio e inconscio, ragione e istinto. 

In effetti il Dio biondo e bello (oddio bello.. è una donna..) viene considerato il trionfo della ragione, ma a quale prezzo?

Dioniso ha una pelle di pantera, che era il simbolo della Potnia Theron, Apollo ha la cetra, che ha fregato alle Muse, ma da soli non si procurano nulla?

Questa bellissima faccia, intercettata dalla guardia di finanza mentre se la impacchettavano i tombaroli, non si se sia il bel viso di Giunone o di Apollo, la situazione è grave, questo Dio è proprio ambiguo.

Comunque nell'Apollo omerico siamo già in patriarcato per cui viene spacciato come un Dio profetico, con un suo importantissimo oracolo a Delfi, quello della povera Pitia ammazzata di crepacuore a secchi d'acqua gelata.

Secondo il mito rimaneggiato Apollo concedeva talvolta il dono profetico ai mortali che amava, come la principessa troiana Cassandra.

Amava.. se la voleva fare... e siccome lei non ci stette la condannò a non essere mai creduta, della serie "O me la dai o scendi".

Era anche il dio della musica e della medicina, oltre che un abilissimo arciere e un grande atleta; insomma era il massimo ma non gli bastava per cui si fece pure Dio dell'agricoltura e del bestiame, della luce poetica e della verità filosofica.

Era un sole di a tutti gli effetti, col suo carro di giorno e le sue conquiste di giorno e di notte.

Talvolta Apollo era prepotente e crudele, come nell'Iliade di Omero dove per il suo sacerdote Crise, che implorava la liberazione della figlia prigioniera di Agamennone, lanciò le frecce della peste sull'esercito greco.

Apollo e Nike
Era totalmente incapace di fedeltà ciononostante gelosissimo, e uccise Coronide, che gli aveva dato il figlio Asclepio ma che si era trovato un altro compagno.

Inoltre rapì e violentò la principessa ateniese Creusa e l'abbandonò assieme al figlio con lei concepito.

Dafne si salvò diventando un albero e lui imperterrito le frega un ramo di alloro e se lo mette in fronte.

Andava di moda, non il lauro, ma il fregare gli attributi alle Dee.

Giove frega la cornucopia alla Dea Madre e a Giunone frega lo scettro.
Però il serpente Pitone Apollo non se lo frega, perchè i serpenti gli facevano impressione, tanto è vero che lo ammazza e lo lascia disseccare al sole.

Apollo con le tette
Beh con la Chiesa Cattolica non è che è andata meglio, gli hanno fatto fare la parte del diavolo!...

Insomma una brava persona, bello come una Dea ma spietato come un uomo.

Questi due sopra sono Apollo e Nike, ma come si è conciato Apollo?

Ha lunghi boccoli, una gamba scoperta che ammicca tra le pieghe con tanto di scialle lavorato e corpetto che sembra lasciare la schiena scoperta ma nello stesso tempo gli sottolinea la curva del sedere.

Ma poi c'è la statua di Apollo panneggiato di rosso che si conserva al museo archeologico di Napoli, bellissimo, oppure bellissima? Qualcuno ha detto che la testa del Dio deve essere stata sovrapposta a quella del corpo che apparteneva a una Dea.

Non è vero, non ci sono sovrapposizioni, la statua è nata così, una statua gigantesca, molto più alta del normale, col viso femmineo e col seno, e basta che il seno lo debbano avere solo le donne! Apollo è un Dio che si adatta. Lo volete femmina? Lui si trasforma,

Che tocca fare per soppiantare una Dea!.....


DUNQUE LA COSA ANDO' COSI':

Febe era una Titanide che aveva sposato il fratello Ceo (allora i titani erano tutti fratelli e sorelle per cui o mangia questa minestra...) e da lui ebbe Leto (Latona), madre di Apollo e Artemide, e Asteria. È tradizionalmente associata alla luna e ad Artemide, con cui è talvolta confusa. Associata? Ma Apollo non veniva chiamato Febo?

Ma non finisce qui, perchè Febe possedeva, in quanto ispirava, l'oracolo di Delfi, in quanto accompagnatrice di Temi. Per il suo genetliaco ne aveva fatto regalo ad Apollo, il quale, attraverso Latona, era nipote di Febe. Gli aveva fatto dono? Il nuovo popolo invasore glielo aveva fregato, e siccome erano un po' maschilisti avevano trasformato Febe in Febo, cioè Apolla in Apollo.



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