lunedì 11 febbraio 2013

ISIDE E OSIRIDE



osiride re dei morti


Lucrezio sull'Ade: “In realtà quei supplizi tutti che dicon vi siano nel fondo dell'Acheronte, noi li abbiam qui nella vita…. Ma v'è il terror delle pene qui nella vita, maggiore quanto maggiore è la colpa, ed il castigo del fallo, il bagno, e l'orrido lancio giù dalla rupe, le verghe, la pece, il boia, le torce, il cavalletto, le piastre: e s'anco mancano, l'animo, conscio dei falli, in anticipo applica a sè quei tormenti, si strazia con i rimorsi, né scorge intanto qual termine possano avere i suoi mali, né quale fine, alla fine, avranno le sofferenze, e teme ch'esse si debbano far, con la morte, più gravi: così la vita diventa qui, per gli stolti, un inferno.” (De rerum natura III,976-977, 1013-1022).

Di solito i Sacri Misteri tendono a togliere le paure degli uomini attraverso una comprensione non mentale ma istintiva, una vera e propria scoperta della realtà del mondo. Infatti la certezza dell’immortalità può darla solo l'anima depurata dalle contorsioni mentali. Allora non dobbiamo più credere a nulla né a quanto altri dicano o affermino sui libri. Non più fede mentale ma certezza interiore. Questo era il cammino dei Sacri Misteri ripreso dall'Alchimia e che le religioni ufficiali maschili hanno ucciso, perchè non si basano su un cammino interiore ma su regole.

Le varie filosofie orientali hanno cercato queste vie, e sicuramente le hanno avute, ma anche lì c'è stata una trasformazione in regole: come si deve respirare, le posizioni del corpo (asana), la meditazione, il vuoto mentale e così via. Tutte le posizioni e respirazioni del mondo non daranno un'unghia in più di consapevolezza, ma l'uomo fa il fachiro pur di non guardarsi dentro.

Del mito di Iside e Osiride, da cui nascono i misteri egizi ci parla Erodoto che visita l’Egitto nel V sec. a.c. sotto il regno dei Persiani. Assiste alle feste e visita i templi, descrivendo la religione nelle Storie, in cui assimila Iside a Demetra e Osiride a Dioniso. In seguito altri autori ne parleranno: da Diodoro Siculo a Plutarco che ne scrisse dettagliatamente nel De Iside et Osiride, ad Apuleio che, nelle Metamorfosi, descrive la sua iniziazione ai Misteri isiaci, fino a Porfirio, che interpreta i Misteri isiaci ed osiridei attraverso la filosofia neoplatonica.
Seguirà poi il cristianesimo che ne parlerà solo per criticarlo e metterlo in ridicolo, senza capirne nulla, come fece del resto per tutto il paganesimo definendo tutto come mito. Cos'è un mito? E' una religione raccontata da qualcuno che non ci crede. Chi ci crede la chiama religione rivelata. L'induismo è un mito per i cristiani come il cristianesimo è un mito per gli induisti. Sintetizzando (perchè i risvolti sono tanti), la faccenda di Iside e Osiride va così.



QUATTRO FRATELLI

Osiride e Iside sono figli di Geb, la terra, e Nut, la luna. Strano che la terra sia maschio e il cielo femmina, viene da pensare a un'antica Dea Madre con figlio vegetazione annuale. Anticamente la Dea Madre aveva un figlio (la vegetazione annuale) che moriva ogni autunno-inverno per risorgere nella primavera dell'anno successivo. Per questa ragione si piangeva per una quindicina di giorni la morte di Adone, Osiride, Dioniso ecc. ecc. per poi festeggiarne la resurrezione dalla morte, con la stessa metodica con cui ogni anno si pongono le chiese a lutto per la morte del Cristo e si festeggia la rinascita nell'equinozio di primavera.

osiride con pastorale e flagello
Dall'unione di Geb, la terra, e Nut, la luna, il primo giorno nasce Osiride, e una voce annuncia “Ecco, il signore di tutte le cose viene alla luce” 
Perchè il primo giorno? Perchè la storia degli Dei è scritta e riscritta dagli uomini, anche se spergiurano che è dettata da un Dio, così come cambiano i costumi cambiano gli Dei. Un tempo la Grande Dea Egizia era Hator, poi un colpo d'amnesia e il primo giorno nasce Osiride, così si riscrive la storia e la religione, cioè il mito. 

Per altri fu un certo Pamile di Thebe che udì una voce dal tempio di Zeus, ma che c'entra Zeus? Nulla, ma con le conquiste persiane, greche e romane i miti si mescolano, e al posto di Geb parla Zeus, così si accontentano tutti. Il Dio ordina a Pamile di spargere la notizia: è nato il grande re e benefattore Osiride. Dunque il piccolo Dio viene allevato da Pamile, così impara a sentire le voci, e in ricordo si istituisce la festa delle Pamilie, con grande sfoggio di falli, perchè Osiride è un maschio e perchè siamo sotto patriarcato. 

Il secondo giorno nasce Horus il vecchio, che non è vecchio ma va distinto da Horus il giovane, che è un'altra cosa. Il terzo giorno Seth, che è rozzo e con un colpo squarcia il fianco della madre e salta fuori, per cui Nut non è benevola con lui, e forse questo lo incattivisce di più. 

Il quarto giorno nasce Iside, nella stagione delle piogge, come a dire che è Dea delle acque; 
il quinto nasce Neftys, che è di bocca buona e si sposa Seth, ma è segretamente innamorata di Osiride; forse temeva di restare zitella. 

La faccenda è un po' incestuosa ma non ci si fa caso, del resto lo erano già i faraoni, che impalmavano sorelle e figlie con la scusa della spiritualità. Iside e Osiride invece non hanno problemi, già innamorati nel buio del grembo materno, sono passati a vie di fatto prima e si sono sposati poi. 

Si mormora che Horus il vecchio non sia il fratello ma il figlio di questa unione, ma l'avrà partorito dentro o fuori dell'utero di Nut? Non si sa. Comunque le Dee nascono per ultime perchè valgono di meno, è ovvio.



UNA BARA PER GIOCO

Osiride è un illuminato ma non un casalingo per cui gira senza pace per tutto l'Egitto e insegna alla gente a coltivare i campi e a piantare la vigna, che è appunto una pianta annuale. Si dice abbia gran dialettica e che nella musica e il canto sia una star, per cui il popolo ascolta affascinato. Però Seth non è contento di tanta popolarità, e forse è un po' geloso per via di Neftys, fattostà che si mette d'accordo con 72 congiurati, i 72 geni che gli ebrei copiarono dall'Egitto, i cosiddetti Quilifot? Non si sa, anche perchè secondo altri erano 12.
Comunque costruisce un cofano istoriato e durante un banchetto invita tutti a ficcarcisi dentro, chi ci fosse entrato di perfetta misura l'avrebbe avuto in dono. Un dono un po' macabro ma siccome gli invitati non soffrono di claustrofobia provano ad uno ad uno, fino a Osiride cui va perfetto di misura, come una bara, e bara diventa perchè subito i congiurati la inchiodano e la saldano col piombo, evidentemente nell'indifferenza generale (E che vuò da me?) infine la gettano nel Nilo. Osiride annega, ma non era un Dio e dunque immortale? Non si capisce. 



A CACCIA DEL MORTO

iside allatta horus
Quando Iside lo viene a sapere, si dispera, taglia una treccia e veste a lutto, quindi vaga disperata in cerca di notizie, almeno il corpo lo vuole riavere, finchè dei bambini le dicono che una cassa è approdata presso Biblos, che l'erica l'ha avvolta formando una colonna gigantesca, si che il re l'ha voluta per il tetto della reggia. Ma che razza di falegnami ha questo re che non si accorgono della bara? 

Poiché le disgrazie non vengono mai sole ma due a due come le ciliege, Iside viene a sapere che Neftys si è congiunta a Osiride fingendosi lei, e ha avuto da lui un figlio poi abbandonato per tema di Seth. Questo figlio non è un Adone ma è Anubis, il Dio sciacallo, però Iside non guarda per il sottile e va a cercarlo. Lo ritrova mediante una muta di cani e, siccome più siamo e meglio stiamo, sciacallo o no, diventa il fido accompagnatore della Dea. 



LA PIAGNONA

Iside si reca poi alla reggia di Biblos, sempre piangente e lamentosa, non a caso è definita la Dea Piagnona, ma ne ha pure ben donde. Presto si fa notare per come acconcia bene i capelli alle ancelle e per il profumo d'ambrosia che emana. La regina vuole questo nuovo parrucchiere, la manda a chiamare e le si affeziona al punto che le affida il figlioletto. Iside però non è una tata qualsiasi e alleva il bambino dandogli da succhiare la punta del dito al posto del seno; e la notte gli passa il corpo tra le fiamme. E' un rituale per renderlo immortale, ma la faccenda è lunga e va ripetuta. 

Certo una Dea che può dare l'immortalità pone tante domande. Lei è immortale? E poi perchè non ha reso immortale anche Osiride? Non si sa. 
Poi, trasformata in rondine, vola intorno alla colonna gemendo, fino a che la regina, che qualche dubbio lo aveva e la spia, scopre il bambino tra le fiamme e urla come un'indemoniata, interrompendo il rituale di immortalità. La Dea allora si rende visibile nel suo splendore, annuncia che la regina è una rompiscatole, che il bambino ci ha rimesso e sarà mortale come tutti ma in cambio promette i Sacri Misteri, possibilità di superare la morte per tutti i volenterosi. Non va così male.



I SACRI MISTERI

Ricorda qualcosa? E' tale e quale la storia di Demetra e Core, coi relativi Sacri Misteri. Il Dio Padre se contraddetto punisce e fa un casino, la Dea Madre invece fa un regalo agli uomini. Dopodichè Iside richiede la colonna del tetto, ma fa tutto da sola, la stacca, sfronda i rami e la avvolge nel lino, cospargendola di balsami e unguenti (e la reggia non è crollata?). 
La affida poi solennemente al re e ai successori, ma solo la colonna,(che il re si sarà affrettato a rimettere sotto al soffitto immagino) mentre la bara la pone a terra e strilla così forte che al figlio del re prende un colpo e muore.
Non contenta di averne fatto fuori uno si prende l'altro figlio del re, carica la bara su una zattera e parte. Arrivata in un posto solitario tira fuori il cadavere e caccia un altro urlo, poi si ricorda che c'è il fanciullo reale e lo guarda brutto, cosicchè anche a questo viene un colpo, e sono due.
Qualcuno racconta che il figlio del re si chiamasse Anteros (Ante Eros, colui che precede l'Eros, come dire il Precursore), altri che si chiamasse Maneros, (Mani Eros, Eros dei Mani, o Eros notturno, infero). Comunque si chiamasse era tanto sfigato ma gli resero tanti onori. 



HORUS IL GIOVANE

iside che allatta
Iside però non si dà per vinta e dopo aver sepolto la bara va a cercare il figlio Horus il giovane, alcuni dicono che l'abbia concepito con Osiride risvegliato per un attimo, insomma non ha fatto in tempo a resuscitare che gli vengono richiesti i doveri coniugali. Certo che questa Iside non ha pace. Seth intanto se la spassa cacciando e guarda caso cosa scorge alla luce lunare per puro caso? La tomba di Osiride.  

Ma che cacciava di notte, i gufi? Seth è esasperato, possibile che questo fratello copula anche da morto mentre a lui che è vivo la moglie lo schifa? Decide di farla finita e con un'accetta o giù di lì taglia il corpo in quattordici pezzi e li disperde per l'Egitto. Quando lo viene a sapere Iside tutti si tappano le orecchie. Iside urla e vaga per le paludi, incurante di coccodrilli e zanzare. 

Riesce a trovare tutti i pezzi di Osiride, anzi, tutti meno il più importante, il fallo, ed è qui che veramente la Dea si dispera, ma si riprende subito e gliene appiccica uno di legno, secondo altri d'oro. Sembra che l'originale se lo fossero mangiato i pesci (ma proprio quello?) O i pesci avevano gusti strani o Osiride aveva la iella, visto i precedenti direi la seconda. Rimane da chiedesi cosa ci farà la Dea con un fallo di legno oppure d'oro, ma per carità cristiana sorvoliamo il particolare.



LA DEA VACCA

Inno a Iside (III- IV sec. ac., rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto)

Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.

Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.


iside - cleopatra
Stavolta Iside non ne può più e chiama in aiuto Neftys, se lei è una maga la sorella non è da meno, ambedue si trasformano in falchi e muovendo le ali resuscitano Osiride. Come mai non ci hanno pensato prima? Non si sa.

Così Osiride vive (bestemmiando perchè sta lì che aspetta da tanto tempo), ma siccome è un morto va nel regno dei morti ed è lì che insegna al figlio Horus a combattere per vendicarsi di Seth. Ma non poteva combattere lui? Forse no, perchè era vivo ma non tanto. Oppure non gli andava, o Iside l'aveva prosciugato, dato i precedenti..

Comunque Horus vendica Osiride e porta Seth in catene da Iside. Però la Dea non vuole ucciderlo. Ucciderlo? Ma gli Dei non sono immortali?...

Comunque Iside libera Seth, ma Horus che ha faticato tanto è così arrabbiato che le strappa la corona. Cavolo se ha ragione, lui ha rischiato e combattuto e lei fresca fresca..

Il Dio Toth allora mette sulla testa della Dea un elmo a testa di bue, era uno sfregio? Le dava della cornuta? Ma va, non era Hator che aveva una testa di bue? Ci si capisce ancora meno.

Comunque Seth è sconfitto, Osiride va a regnare sui morti (contento lui) ma a Iside non frega niente e si accoppia con lui pure nell'oltretomba. Ma non aveva il fallo di legno o peggio d'oro? Ahi che male, ma Iside è una roccia, e sul sesso non demorde. 
Più che la Grande prostituta sembrerebbe la Grande ninfomane. Naturalmente è una Dea e ogni botta va a segno, per cui fa un altro figlio, stavolta brutto e con le gambe corte, Arpocrate. E che ti potevi aspettare dalla copula con un morto, l'Apollo del Belvedere? 



CIELO E TERRA

Questo grosso modo è il mito e a leggerlo sembra strano e pure comico. Ma forse a spiegarlo diventa interessante. Osiride, Iside, Horus, Nefty e Seth sono il nuovo pantheon egizio. Iside è una Dea celeste e Osiride un Dio terra, un po' come Nut e Geb, tanto è vero che Iside nasce nel periodo delle piogge, quindi ha attinenza col cielo oltre che con l'acqua, e Osiride insegna agli uomini l'agricoltura, attinenza alla terra. 
Poi c'è la controfigura di Iside, Nefti, o Neftys, che sposa Seth, la parte distruttiva. La Grande Madre triforme non esiste più, quindi la distruttività della natura da qualche parte la dovevano mettere, per cui ecco Seth, pertanto Nefti sembra un femminile passivo che ama Osiride il buono ma si accontenta di Seth il cattivo. Qui purtroppo i miti si incasinano, perchè il lato distruttivo della natura si confonde col lato distruttivo dell'uomo, ma andiamo per ordine. 



LUI GLI DEI

Iside e Osiride si amano nella pancia della madre, già adulti e prolifici, sono il maschile e il femminile primevi, il Dio maschio e femmina, come è sottinteso negli Elohim ebraici; Bereshit barà Elohim eth ha-shamaim w’eth ha-aretz . “In principio dagli Dei (anzi da Lui gli Dei) uscirono i cieli e la terra”, e da quali Dei se non erano maschio e femmina? Ma lo erano, lo erano...

Iside e Osiride sostituiscono Geb e Nut, ma con nomi diversi, e si accoppiano nella pancia perchè erano uniti fin dal principio, una divinità che si sdoppia e crea. Horus il vecchio sembra già figlio della coppia, oppure fratello, un po' come dire una trinità, padre madre e figlio, ma ci si infila la parte oscura degli Dei, Seth il malefico. Seth è la principale divinità degli invasori e dinasti Hyksos, chiamato Sheitan dai sumeri e Suthek dagli assiri, poi caduto in disgrazia e demonizzato come gli invasori. Presso gli ebrei è Set, uno dei figli di Adamo, trasformato poi in Sat, da cui Satana, il diavolo tentatore. Come vedete i conti tornano, nel senso che tutti scopiazzano tutti, alla faccia della fantasia e della creatività, ma siamo nel patriarcato, che si può pretendere?



LA MATERIA DIABOLICA

Nell'induismo il sattva è la materia prima, l'essenza, nell'islamismo è uno spirito, un demone nel senso greco, quindi non negativo all'inizio, poi però demonizzato in negativo. Sat in sanscrito è polluzione, proliferazione, materia, da cui deriva pure il nome Sat-urno, l'urna di Sat, Dio del tempo e quindi della caducità materiale della materia. Questa caducità è il fatto naturale che l'uomo demonizza, e lo relega pertanto nell'inconscio o nell'Ade. Insomma la morte.

Per cui Seth è la caducità e il distruttore, contro cui lotterà Horus per trionfare sulla morte dell'uomo. Nefti è la controparte di Iside, come Seth è la controparte di Osiride. E Horus? E' il loro figlio e il loro compendio, prima frutto della loro unione armonica, poi, coll'incalzare del mentalismo, si riedita in Horus il giovane, colui che vendica il padre.

Osiride viene prima fatto annegare, poi viene fatto a pezzi, c'è qualcosa di più del figlio vegetazione morto e resuscitato. Qui il mito è prettamente umano. Proviamo a dare al Dio il significato di maschile mentale, e ad Iside della femminile anima. 

iside col sistro
Nel primo mito si uniscono e fanno il figlio Horus. 

Nel secondo Seth l'oscuro annega il mentale maschile. L'inconscio sommerge la mente che perde l'equilibrio e crea schemi incongrui e illogoci, come si fa quando c'è l'angoscia.
L'anima Iside cerca di salvarlo ricomponendolo con l'aiuto del suo lato oscuro Nefti, e dello sciacallo conoscitore del mondo dei morti, quindi ancora del lato oscuro.
Osiride viene salvato ma resta nel mondo dei morti, viene salvato per generare il figlio. 

A questo punto la parte viva e la parte morta dovrebbero ricongiungersi, e lo fanno, Osiride si unisce a Iside, e dovrebbe sorgere un nuovo maschile, e ciò accade, è il nuovo Horus.

 A questo punto il figlio dovrebbe congiungersi con la madre, ma questo non avviene, anzi Horus strappa la corona alla madre per regnare in sua vece. Cattivello...

Ma come avviene la trasformazione della mente? Con il famoso “Gnoti sauton”, “Conosci Te Stesso”, il motto iscritto sul tempio della Grande Madre Terra e copiato sul tempio di Apollo.
La mente si ripiega su se stessa e osserva l'anima, cerca di conoscerla, ne scopre e vivifica le emozioni, ne risveglia i dolori e ne scopre le illusioni. 
Questa è l'unione tra maschile-mente e femminile-anima, che avviene quando la mente, acquisendo la consapevolezza della morte, aldilà delle illusioni religiose di immortalità, non ha più ragione di essere perchè non può difendere dalla morte.
Così cade nell'inconscio, e al suo posto sorge dall'anima un maschile nuovo, non mentale ma istintivo, un maschile che, invece di ragionare cavillosamente, sente col cuore. 

Questo maschile diventa tutt'uno con l'anima, da dominatore diventa filtro fra lei e il mondo. Su questi principi Sigmund Freud fondò la psicoanalisi, ma prima ancora l'alchimia ci fondò i suoi misteri, col desidero di trasformare il piombo vile in oro. 

Ma ancora prima su questo percorso interiore furono fondati i Sacri Misteri, per la durata di 1500 anni. Anche il culto di Iside portò i Sacri Misteri, basati sulla morte della mente artificiale e il risveglio del maschile autentico.
Iside non ritrova il fallo di Osiride, perchè il maschile mentale è ormai devitalizzato, il nuovo maschile è Horus, il maschile partorito dall'anima e non creato dall'esterno. 
E' quello che vede di per sé, non più influenzabile dagli altri, né dalla famiglia né dalle credenze dell'epoca. Ecco perchè è figlio, ed ecco perchè si unisce con la madre (anche se qui non lo fa). 



L'INCESTO

Ma Iside e Horus non si uniscono, perchè il patriarcato non lo ammette, una madre che si unisce col figlio, seppure in un mito, fa scandalo, mentre un faraone che si unisce con le figlie va bene. Se non sono vissuti i miti deviano e decadono. Poichè la detentrice della spiritualità, l'Iside in terra era la donna, ne consegue che non è il Faraone a trasmettere il potere ma la sorella o la madre o la figlia. Per questo la Faraona vedova non abdicava necessariamente in favore del figlio, oppure il Faraone diventava tale sposando una sorella o una figlia, o addirittura non era di sangue reale ma lo diventava sposando una donna della famiglia reale. Così l'antico privilegio e potere era diventato sopraffazione e incesto. 



LA VIA INIZIATICA

Comunque Iside non promette l'immortalità agli uomini, ma istituisce i Sacri Misteri per i pochi che hanno il coraggio di seguire il lungo e doloroso cammino. E' la Via Iniziatica, che non fa diventare come Dei, ma restituisce all'uomo l'umanità perduta, il suo sentire, il ritorno all'universo perduto, e fa cessare la paura della vecchiaia e della morte.

E il pianto di Iside, la disperazione?
E' l'eterno pianto dell'anima che cerca il maschile perduto, e il mondo perduto, è il distacco dall'istinto e dalla natura. I Massoni la chiamano la Vedova, e loro stessi si definiscono i figli della Vedova. 

E il sole con le corna che Iside porta sul capo? Il sole è la nuova coscienza, quella che viene dall'interno e non dall'esterno, mentre le corna riportano alla Dea Vacca, cioè la Dea Terra. Lei è coscienza del corpo e coscienza della Terra Natura.



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