venerdì 15 febbraio 2013

LA VENDETTA DEL PATRIARCATO



RATTO DI EUROPA


In genere la vendetta del patriarcato è, e fu, lo stupro. O le donne si sottomettono spontaneamente o il lato peggiore del patriarcato si scatena. La donna non vuole essere schiava? Non riconosce spontaneamente la superiorità del maschio? Allora avrà la sua rabbia.



LO STUPRO

Lo stupro, nella realtà odierna è sempre più consueto, o semplicemente più divulgato? Perchè una volta per decenza lo stupro non si diceva, poi, per indecenza, se la ragazza stuprata denunciava le si diceva che c'era stata e le era piaciuto, oppure che denunciava per avere soldi in cambio, che orrore, come osava tenere al denaro in una circostanza così delicata?
Un sospetto l'abbiamo, perchè con la fine del matriarcato diventò una moda. Della Dea si può dire di tutto, è Triplice e come tale l'aspetto inquietante ce l'ha, ma che possiamo dire di te grande Zeus? Che l’avevi per vizio, o per consuetudine, la mania dello stupro?

Allora nella Teologia greca va così: Gaia ha generato il cielo, da lei battezzato Urano, affinché le tenesse compagnia e facesse l’amore con lei.
Il cielo che si protendeva al di sopra della Terra ha creato molti figli nel grande ventre di Gaia, ma Urano, temendo che la loro forza potesse essere superiore alla sua, ha proibito a Gaia di partorirli. una cosa in famiglia, ma tipo Dallas.

Nondimeno, a Cronos, il Tempo, il più forte dei suoi figli, Gaia donò una falce fatta con un materiale duro come l’acciaio e simile al diamante: con essa Cronos avrebbe reciso i genitali di Urano ponendosi all’entrata del ventre materno. Ma non andò così liscia, perchè Crono certamente evirò il padre e ne prese il posto, però temeva che un figlio lo spodestasse, per cui appena Gaia partoriva si pappava i suoi figli (che erano anche i suoi).

Gaia che contava meno di zero, l'unica cosa che potè fare fu che invece di passargli Zeus gli passò una pietra avvolta nei pannolini e il Dio che era di bocca buona la ingoiò. Così Zeus si ribellò e sconfisse il padre, però anche lui aveva paura di essere spodestato dal figlio.... basta, non se ne può più! 

Ma che razza di padre è questo signore dell'Olimpo, oppure: ma che razza di padri erano questi greci.. ma non solo i greci... direi gli uomini tutti. 
Si dice che gli uomini sentano meno la paternità perchè i bambini non li portano in pancia come fa la donna, però le donne si prodigano per cani e gatti molto più di quanto facciano gli uomini, e gli animali non li hanno portati nella pancia. Può darsi però che nel DNA delle donne vi sia un gene particolare che le spinga ad essere materne, anche se a volte ci si chiede se esista nell'uomo un gene che lo porti ad essere stupratore.



ZEUS

Caro Zeus, prima di Hera, violentasti Rea stessa, la Terra, perché ostile al matrimonio. Insomma un tempo le donne non erano contente d’impalmarsi, invece oggi, anche se lavorano e sono indipendenti, farebbero carte false. Quando il lui odierno le fa la richiesta fatale lei è al settimo cielo, ansiosa di servirgli la minestra, mettergli le pezze fredde a 37° di febbre, pulirgli la casa, sbambocciare figli e sistemargli i calzini nel cassetto.
Qualcuno ha commentato che alle donne Giove piaceva, e se piaceva perchè doveva cambiare continuamente pelle come un camaleonte? Non ci convince.

Grande Zeus, grande padre di inganni, tu sei un trasformista al cui paragone Fregoli impallidisce: 
ZEUS
  • come quaglia violasti Latona, 
  • come serpente Persefone, 
  • come cigno Leda e visto che t'era piaciuto... 
  • ti sei rifatto cigno per stuprare Nemesi, 
  • come toro Europa, 
  • come uomo mortale Semele, 
  • come aquila Egina, 
  • come Sosia la moglie di Anfitrione, 
  • come pioggia d’oro Danae. 
  • Di più, in forma di satiro violasti Antiope, bellissima figlia del fiume Asopo, sicuramente antica Dea delle acque. 
  • Iynix, fanciulla maga e incantatrice, osò offrirti una bevanda d’amore, ohibò, può il re degli Dei innamorarsi e patire quando può facilmente violentare una donna? Zeus non ti smentisti e, non perché amavi i bambini, ma perché non c’erano i profilattici, la mettesti incinta col solito stupro.
  • E tanto perchè ti annoiavi ti sei ritrasformato in aquila e hai rapito Ganimede per fartelo comodamente tra le nubi, perchè Dio si, ma pedofilo.
  • Di più? Stuprasti l'oceanina Temi forse perchè l'omonima Dea l'avevi sposata e t'era piaciuta.

Quando il padre si accorse che la figlia era gravida ordinò di ucciderla straziandola sulle corna del toro, ohibò il suo onore di padre era distrutto, chi potrebbe biasimarlo? Crudeltà a parte, ma le figlie sono le figlie o le concubine del padre? Certe gelosie, anche se non così criminali, dei padri odierni, richiamano più il possesso dell’harem che il sentimento paterno, e non solo, perchè in famiglia si nasconde la maggior parte della pedofilia, di cui ancora è proibito parlare.

E tu Grande Zeus che facevi mentre il patricida torturava a morte la figlia? Niente, avevi avuto ciò che volevi, per di più la poveretta aveva già dato vita a due gemelli, Anfione e Zeto, esposti su una montagna dallo zio. E tu che facevi, guardavi le stelle grande Zeus? Va bene, ormai conoscevi la storia, un pastore li avrebbe salvati e sarebbero diventati re... ma che è: la storia di Rea Silvia con Romolo e Remo? No, non di Roma ma di Tebe, perchè un tempo le storielle se le passavano, ma solo quelle truci, dove le donne fanno una brutta fine e gli uomini diventano re e magari Dei. 


ESIODO

- La diva e savia Temi su cavalle
dorate all'inizio recar le Moire
lì donde sgorga l'Ocean, fin dove
è quella scala augusta dell'Olimpo,
per vie sfarzose, perché fosse lei
la prima sposa di Zeus Sotér.
Lei generò le Ore veritiere,
con dorate bende, e con doni lucenti. –

Però avevi poi sposato Era, ma eri bigamo? Ops, in realtà avevi sposato Latona, Temi, e poi Nemesi, Demetra non conta perchè fu una botta e via... Era fu la quarta moglie... quattro mogli e cento concubine.. musulmano? Diciamo che dimenticavi presto, così stuprasti Meti e te la ingoiasti tanto per avere un oracolo nella pancia e poi...

Esiodo: - 
E Zeus fu allor colpito da divina scure e generò la bionda Atena. - 
sarà l'invidia dell'utero? 

Demetra non si sa se fosse consenziente, ma Io (Europa) non lo era di certo 
  • nè Mnemosine, 
  • nè Asteria che per sfuggire alla violenza si trasformò in quaglia (le dovevi fare proprio schifo), 
  • poi toccò a Dione cui sottraesti l’oracolo, quello di Meti non bastava, melius abundare… 
  • poi, in un noioso week-end, stuprasti Maia e una cinquantina di ninfe: 
  • Electra, 
  • Othreis, 
  • Plataea, 
  • Plouto, 
  • Taygete, 
  • Eurinome, 
  • Callisto, tanto per dirne qualcuna. 
Con la ninfa Sinope ti disse male, invaghito promettesti di donarle qualunque cosa desiderasse. Tu sei smaliziato e sai che la vecchia tecnica funziona sempre, avrebbe chiesto un diadema, che so, un'isola, un vascello (lo yacht non c'era) o un armento, eri un Dio, che ti costava? Sinope invece chiese la conservazione della verginità, lasciandoti a bocca asciutta, agli Dei era obbligatorio mantenere la parola data... lo fosse anche per gli uomini…

Mi sa tanto che Sinope decise il nubilato perchè non ne poteva più di schivare stupri, umani o divini che fossero... Ma via in fondo che fu, avevi tante altre da stuprare, lo facevi più per ammazzare il tempo che per lussuria, tutto questo ardore non c'era, te ne vantasti cinicamente (o tristemente?) con tua moglie: nell'Iliade (XIV):

RATTO DI GANIMEDE
- Ché non mai tanto l'animo mi vinse 
e non mai tanto il cuor mi empì l'amore
di una donna mortale o di una Dea:
non quando amor mi vinse della sposa
d'Issìone, onde nacque Piritòo
per senno ai Numi simile; non quando
di Danae, d'Acrisio la figliuola
dal pié leggiadro, da cui Pèrseo nacque
che fu di tutti gli uomini il più chiaro;
non quando della figlia di Fenice
tanto famosa, che alla luce diede
Minosse e il deiforme Radamanto;
non quando, in Tebe, di Semèle e Alcmèna
(e il magnanimo figlio Eracle questa
mi partorì, Diòniso letizia
del mondo quella generò); non quando
della regina dalle belle chiome
Demètra, o di Latona gloriosa.
-

Beh certo, frettoloso com'eri, nemmeno le poverette si aspettavano di più. Ma vogliamo metterci pure gli efebi?

Purtroppo si, Phaenon e Ganimede ne fanno testo perchè il grande Zeus era pure un po' pedofilo, ma per il resto..... non fosti mai realmente poligamo: una botta e via.

Tornavi sempre al sacro talamo di Era, o Giunone, e magari ogni volta lei sperava di non rivederti.

 

APOLLO

E che dire di te Apollo? Talis patris…..
  • Violentasti, o tentasti di farlo, Dafne Dea dell’alloro che schifata si trasformò in albero, 
  • in forma di serpente (invidia della Grande Madre?) stuprasti Driope Dea della quercia (come tutte declassate a ninfa) trasformandola, stavolta fosti tu s farlo perchè lei non fece a tempo, in quercia, 
  • poi la driade Melaena, 
  • la ninfa Ocirhoe di Samo, 
  • e giacchè c'eri la ninfa oceanina Melia, 
  • e la naiade Stilbe, 
  • la naiade Thyia, 
  • la ninfa Syllis, 
  • la naiade Thespia, 
  • poi Coronide di notte 
  • e Creusa di giorno: eri uno stupratore a tempo pieno.... ops.. veramente Coronide l'ammazzasti perchè ti tradì, che infami queste femmine, pretendono di comportarsi come i maschi! Però eri un buon padre, siccome Coronide era incinta le tagliasti la pancia ed estraesti il bimbo per allevarlo... ah questo no, giammai, che rottura di scatole! Lo facesti allevare dal centauro chirone (sai che spasso per il piccolo), tanto le madri a che servono... e in quanto a Creusa rapisti e violentasti la principessa ateniese abbandonandola assieme al figlio con lei concepito.... nessuno è perfetto... Secondo altri la trasformasti in civetta... ollallà ma non era il simbolo di Athena? 
APOLLO E DAFNE
  • Con Anassabia fu un fiasco, dicono che per sottrarsi alla corte si rifugiò nel tempio di Artemide e buttò la chiave... ma quale corte? Eri specializzato nel tuffo, mai vista una veloce folaga quando si tuffa sul fondo per acchiappare un pesce? Uguale. L' "eiaculatio precox" era tutta tua. 
  • La ninfa Acanto invece ti corrispose (finalmente!), che sospiro di sollievo, hai ancora il tuo fascino, così, generosamente, per compensarla... la trasformasti in un fiore d'acanto.... le manine a posto no eh? Ma un dubbio non t'è venuto? Sei pure belloccio, le ninfe sono un po' ninfomani... possibile ti schifassero tutte? Apri gli occhi: hanno il terrore del tuo trasformismo.. sei un amante in corsa, in corsa breve, e i tuoi regali una mannaia, sei un incubo! 
  • Con Arga ti è andata male, insegui e insegui ma o perchè la ninfa è veloce (s'era allenata con scrupolo visto i tempi) o tu avevi messo su ciccia, fatto sta che non l'acchiappi, ma non gliela puoi passare liscia, sei o non sei Apollo? Se non puoi stuprare le ninfe che Dio sei? Allora l'hai punita trasformandola in cerbiatta, e te ne andasti contento. 
  • Cassandra, la principessa troiana, la trattasti secondo il rango, le facesti un gran dono: la profezia, ma vai a capire le donne, non c'è stata mica, uh quanto se la tirava! Le facesti allora un altro regalino, quello di non essere mai creduta... poteva andarle peggio. Insomma, Apollo, non è che piacessi tanto... 
  • la ninfa Boline per non cadere nelle tue mani si suicidò in mare, certo che sono frustrazioni!... 


ERCOLE

Ed Ercole? Non può mica far sfigurare il padre: nel suo piccolo... 
  • si invaghì di Iole, figlia di Eurito. Vistosi rifiutato conquistò Ecalia, regina di Eurito, 
  • e catturò Iole dopo aver trucidato tutti i suoi familiari. Sai come gliene era grata! 


POSEIDONE

Poseidone non è da meno, è o non è il fratello di Giove? 
  • Trasformato in ariete violenta la principessa Teofane tramutata in pecora da cui ci guadagna, per per la gloria della procreazione e della povera Teofane, un ariete: il vello d'oro, che, da cosa nasce cosa, una volta scuoiato piace tanto a Giasone. 
  • Poseidone non ha pace. Mutato in fiume stupra in un sonno magico la bellissima Tiro (in sonno perchè sennò s'accorgeva che era scarsetto?), 
  • poi violenta Ippotoe portandola nelle isole Echinadi dopo averla rapita (perchè sempre nelle isole, temeva raccontassero qualcosa che lo penalizzasse?.. Che so, come latin lover carente) 
  • Visto che ci ha preso la mano rapisce la naiade Corcyra (già Dea della primavera) e la possiede sull'isola omonima, 
  • poi la ninfa Diopatra, 
  • la ninfa Eidothea del monte Othris, 
  • la ninfa Euboea (che come tutte viene rapita su un'isola che prende il suo nome, per il principio: stupri una ninfa fondi un'isola), 
  • e la ninfa Melia, ma non la stessa di Apollo, perchè quella è un'oceanina mentre questa è una ninfa di Bithynia, non confondiamo, a ognuno la sua, del resto... ce n'è per tutti, 
  • e pure la ninfa della Beozia Mideia, 
  • nonchè la naiade Pitane, 
  • e la naiade Salamis, 
  • e la ninfa Thoosa, 
  • e la ninfa Diopatra, 
  • e la ninfa Thronia, (all'epoca le ninfe andavano per la maggiore), 
  • non contento si fa pure una Dea, e che Dea! Trasformato in cavallo stupra Demetra, ahiahi che male, ma perchè si trasformavano, avevano paura di perdere la faccia? Da Demetra ottiene una figlia di cui non si poteva pronunciare il nome. Mmmm, sa di riedizione della Grande Madre dal nome impronunciabile, gli ebrei non si sono inventati un'acca. Di più? 
  • C'era Anfitrite, una delle Nereidi di Poseidone che un giorno danzava con le sorelle nell'isola di Nasso e Poseidone la vide, se ne innamorò, le si avvicinò e le chiese se voleva diventare sua sposa. La giovane spaventata fuggì nuotando  fino ai confini occidentali dove c'era Atlante che sorreggeva la volta celeste; insomma non ne voleva proprio sapere, ma Poseidone ostinato mandò un delfino che la consegnò al Dio e Anfitrite divenne la regina del mare. Bel regno, a differenza del marito che spesso si incapricciava per qualche ninfa, Anfitrite fu una sposa paziente, fedele e indulgente e spesso lasciava correre. Così doveva essere una donna: non serbare rancore se la obbligavano a sposarsi e poi non pretendere la fedeltà, ma al contrario osservare la propria.


PRIAPO 

Priapo è tutto un programma... basta guardarlo, violenta Lotis che si trasforma nell’albero del loto (della serie o ti trasformi tu prima o ti trasformo io dopo, insomma non ci si salva).



PAN

Pan violenta la ninfa Siringa e poi si fa una suonata; per altri la faccenda va diversamente: per l'antico principio "meglio morta" la ninfa si getta nel fiume del Dio Ladone pregandolo di aiutarla a traversare le acque, lui si impietosisce e la trasforma in giunco, cavolo e se non s'impietosiva che le faceva?



HERMES

RAPIMENTO DI PROSERPINA
Sempre per la serie Dei schifati, la ninfa Lotide respinge l'amore di Ermes (Mercurio) che se la lega al dito e la trasforma in fiore di loto.

In più: Aglauro promette a Ermes di mettere la buona parola con la sorella Ersèa.

Atena sdegnata rende Aglauro gelosa della sorella, che ostacola l'incontro dei due amanti.

Ermes diventa una bestia e trasforma Aglauro in rupe. 

Della serie: li soddisfi o non li soddisfi ci rimetti.

A volte gli stupratori non si rendono conto delle conseguenze: 

Altemene, appreso dall'oracolo di Delfi che il padre sarebbe stato ucciso da uno dei figli, per scongiurare il pericolo uccise una delle sorelle violentata da Ermes.

Certo che passare inosservate era una fortuna - Sono brutta, che bello che bello! -



BOREA

Borea, Dio dei venti, per amore del brivido stupra Orizia su un dirupo della Tracia, e anche per far piacere agli Dei arrabbiati perché prediceva troppo bene il futuro (il che la dice lunga sulla capacità oracolare delle sacerdotesse e dei sacerdoti).



EOLO

Altro Dio dei venti, perché il vento soffia come vuole o come gli gira, stupra Menalippe e poi, dulcis in fundo, siccome s’era divertita troppo (si fa per dire), gli Dei stessi la trasformano in cavalla. 



DIONISO
  • Dioniso violenta la titanessa Aura, per altri ninfa di Artemide che non muove un dito. 
  • Invece Aura è arrabbiatissima, mette al mondo i due gemelli, poi li ammazza e per coronare quello schifo di vita si getta a fiume. Secondo come cambia il vento, cambiava il Dio, ma lo stupro non cambia mai. Per amor di giustizia bisogna dir tutto, in effetti gli Dei la trasformazione ce l'avevano nel sangue, non per cattiveria, era una cosa che li divertiva, non sapevano resistere. 
  • Infatti la ninfa Sica si innamorò di Bacco, toh finalmente una ninfa consenziente, Bacco, o Dioniso, che è la stessa cosa, si accomoda ma la cosa lo diverte meno, vuoi mettere lo stupro? Così dopo averla posseduta la trasforma in fico, e tanto per non dimenticarsi che una c'è stata volontariamente, non gli capita spesso, si orna da quel giorno il capo di quelle foglie. 


CRONO 

La ninfa Filtra per sfuggire a Crono (tale padre tale nonno) si trasforma in giumenta ma Crono si trasforma in cavallo e se la fa, così genera il centauro Chirone, che bella vita, ma non basta perchè Zeus non si fa i fatti suoi e la trasforma in tiglio (non la poteva far tornare ninfa? Troppa grazia?).

CRONOS
Ma come non bastassero le violenze gli Dei fanno i guardoni: Anassaretta rifiuta il giovane Ofi e lo schernisce, lui disperato si suicida, e gli Dei che fanno? Non è difficile indovinare: trasformano Anassareta in rupe. Ma che facce toste!

Non fanno altro che stuprare e abbandonare! Ma già, Anassaretta è una donna, come ha osato? Pensavano che la passera fosse un servizio sociale?

Tutti questi stupri dimostrano due cose:

1) che le divinità antiche vengono trasformate in ninfe o donne stuprate dai nuovi Dei, della serie noi siamo più forti altro che le antiche Dee, vuoi mettere?

2) che lo stupro di donne e sacerdotesse era largamente usato e apprezzato dai maschi sennò una religione così l'avrebbero schifata.

3) Secondo il mito greco Alope, figlia di Cercyon, figlio di Poseidone, fu violentata dal bravo nonno da cui ebbe il figlio Hippothoon. Quando Cercyon lo scoprì, ordinò che sua figlia fosse murata viva, ma Poseidone gentile la trasformò nella sorgente Alope vicino ad Eleusi.

Anche qui perchè Cercyon non se la prende con Poseidone? Perchè ci rimette, allora meglio rifarsi sulla figlia. Sembra un’ingiustizia? Ohe ma l’onore del padre dove lo mettiamo?
Del resto la giustizia all’epoca non esisteva più, o almeno non tra gli uomini. Il mito stesso lo dice: Dike o Euris Dike, o Euridice, Dea della Giustizia, detta anche Astrea, figlia di Zeus e Temi, fu considerata il principio fondamentale per lo sviluppo di ogni società civile. Era una delle Ore, ma stanca degli errori degli uomini si trasferì in cielo diventando la costellazione della Vergine. E addio Giustizia.

Del resto oggi qualcosina in comune c'è. Mentre la Chiesa Cattolica tuona sempre contro il malcostume sessuale non ha mai, dico mai, speso una parola sugli stupri che in ogni parte del mondo la donna è costretta a sopportare, Italia compresa. Ci sarà una ragione? Ma da una Chiesa che emargina le donne che c'è da aspettarsi? Gli elleni in Grecia sono l'ultima ciliegina sulla torta, e la venuta dei cosiddetti iperborei si rivela un bagno di sangue per il femminile. 



GLI IPERBOREI

Chi sono questi iperborei? Alcuni dicono i Britanni, e non convince, perché fino all’avvento cristiano hanno avuto il culto per le Dee, e perché al nord Europa le donne sono più rispettate, tant’è vero che sul trono d’Inghilterra non vige la legge salica (che lo proibisce alle donne).

Secondo altri sono un’invasione indoeuropea, probabile, perché hanno trattato le donne peggio di noi, e perché portavano con sè gli asini, originari della Persia e non del nord Europa. Ad Atene gli iperborei tentano di soppiantare Atena con Poseidone, e gli Dei in contesa, narra il mito, donano ulivo e cavallo: agricoltura in santa pace o guerra a cavallo.

Naturalmente le donne sono per la pace e gli uomini per la guerra. Come si sa vince Atena, cioè le donne, col patto però che le stesse perdano il diritto di voto, e non si chiamino più ateniesi, perdendo ogni diritto di cives ateniesi. Siamo nel VI-V secolo a.c. Un contratto equo! E Atene era democratica, ma dove?!

Questa è la democrazia mascolina, una dittatura, omicidio lento dell’anima e di ciò che la rappresenta. Così per compiere l'opera donne e Dee in era patriarcale diventano demoni o malvagie, specie se non si lasciano stuprare: e che sarà mai!

E ANCORA

Per i Tibetani tanto spirituali che studiano l’arte di morire (il dharma) e poco l’arte del vivere, il demone della ruota del mondo è femminile, come strega di Strimno. 
Anche il Buddismo misogino presenta la donna in qualità di generatrice, unica sua qualità, ma ostacolo alla redenzione. Mara è donna e rischia con le sue tentazioni di bloccare l’ascesi del Budda.
In “Nanda il Bello” il maestro fa abbandonare al discepolo, che sarà il nuovo Budda, la bellissima moglie che tanto invecchierà (perché lui no?) e gli bloccherà l’ascesi, perché il desiderio uccide l’evoluzione e la donna è fonte di tutti i mali.

Sant’Agostino era d’accordo, la donna è un sacco di sterco, una schifezza che occorre a malapena tollerare nel matrimonio per evitare che il maschio pecchi, e magari perchè senza è difficile far figli, e pure S. Tommaso d’Aquino la pensa così. 
Esiodo d'altro canto avverte: "La tua mente non resti ingannata da una donna col sedere adornato, che ciarla seducente: costei il tuo granaio ricerca; chi della donna si fida si fida dei ladri."

Le diverse chiese o filosofie su una cosa sono d’accordo: abbasso la donna! Invece Immanuel Kant qualcosa riconosce:
Per quel che riguarda l'arte di dominare direttamente, come, per esempio, quella della donna per mezzo dell'amore verso di sé che essa ispira nell'uomo, per asservirlo ai propri fini, essa non è compresa sotto questo titolo, perché non comporta nessuna violenza, ma sa dominare i suoi soggetti col proprio fascino. Non che il sesso femminile, nella nostra specie, sia privo dell'inclinazione a dominare quello maschile (il contrario è vero) ma esso per il suo scopo di dominio non si serve del medesimo mezzo di cui si serve l'uomo, cioè non del privilegio della forza (che qui si sottintende nel termine dominare) ma di quello dell'attrattiva, che include in sé un'inclinazione dell'altra parte a lasciarsi dominare".

La donna infatti, come dimostra l'antica civiltà cretese, non desidera dominare. Certo, visto come l'uomo la tratta si rifa un po' quando è l'epoca degli amori, lì è lei che ha potere.. e quanto fa rabbia a certi maschi, che la vorrebbero a totale disposizione.

Gli uomini avevano tolto alle donne la possibilità di studiare e lavorare, insomma di mantenersi, però se tentavano di sedurre gli uomini per farsi mantenere erano disoneste. Come mai non morivano eroicamente di fame?

Ancora oggi le donne blandiscono gli uomini di potere per ottenerne benefici, e gli uomini se ne scandalizzano, ma non si scandalizzano che il potere sia in mano agli uomini nè che questi uomini devitalizzati nell'anima abbiano questo desiderio compulsivo di donne, quando in genere sono vecchi e impotenti.

Le diverse chiese o filosofie su una cosa sono d’accordo: abbasso la donna!


1 commenti:

Anonimo ha detto...

ti segnalo che nel paragrafo "gli iperborei" sono ripetute 2 volte uguali varie parti, dai un'occhiata

poi cancella pure questo mess se vuoi

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