lunedì 9 dicembre 2013

LA DEA DEL CIELO





IL CARRO NEL CIELO

Come suo figlio Tammuz la Dea era detta La Verde, produttrice della vegetazione, come albero era Ascera, la Grande Madre che porta fecondità sulla terra e si prende cura dei figli, Dea della maternità.

In qualità di Regina del Cielo guidava le stelle, lei stessa stella del mattino e della sera, quando accompagnava il marito Sinn, antico Dio della luna.
In seguito prese il posto del Dio e regnò sola. Che significa?

Un tentativo di invasione patriarcale mal riuscita? Non lo sapremo mai.. Di notte la Dea viaggiava in cielo su un carro tirato da leoni o da capre.

Gli antichi arabi chiamavano Case della Luna le costellazioni zodiacali, e tutto lo zodiaco la cintura di Ishtar, come la Via Lattea per noi prende il nome dalla Grande Madre Latona, poi vittima della violenza di Giove.

Ishtar pertanto era Dea del Tempo e governatrice dei lavori nei campi, e come Regina degli Inferi era la Distruttrice, Dea dei Terrori Notturni, Madre Terrifica, Dea delle tempeste e della guerra. Inviava sogni e presagi, rivelava i misteri e per mezzo della sua magia gli uomini ottenevano potere e conoscenza, era la Grande Maga, Dea dell’Immortalità, speranza della vita dopo la morte. Rinnovava la vita attraverso la morte, per questo uccideva e faceva risorgere, suscitando il pianto e la festa.

E come Demetra che getta l’inverno sulla terra perché la figlia è scomparsa nell’Ade, e pure quando muore Sara, la moglie di Abramo l’ebreo, la terra non dà più frutto, sempre la stessa storia.
Come la terra che muore quando Artù è colpito dal fulmine di Morgana. Il re malato non può vivere e non può morire, può essere salvato solo dal Santo Graal.

L’anima crocefissa muore e può essere salvata dalla coppa sacra del Graal, o dal calderone della celtica Birghit (Santa Brigida), mediante l’amore di una Dea madre e amante. Ma ora dicono che il Graal era una favola e il calderone era delle streghe che l’empivano d’ali di pipistrelli e lingue di serpente. E chi se la beveva quella schifezza? Solo noi oggi… ma ne beviamo tante!



DA SIGNORA A DONNA

Adone, adorato dai semiti di Babilonia e della Siria, fu adottato dai Greci dal VII sec a.c.. Il vero nome della divinità era Tammuz: Adon significava “Il Signore”, titolo d’onore riservato anche al Dio ebraico. E' il corrispondente inglese di Lord, tra gli Etruschi la Dea Venere, antica Grande Madre, era Turan: “la Signora”.

In francese la Vergine è Notre-Dame, nostra signora, mentre in Italia ha un appellativo medievaleggiante, madonna, mia-donna, piuttosto confidenziale per la Dei Genitrix, l’Alma Mater, la Mater Dei.


Perchè non la chiamano la Signora? Ma già, qua di Signore ce n’è solo uno, non per nulla la Vergine prega con gli occhi al cielo, perché il Dio è al di sopra, su una nuvola più alta.

Le sarà venuto il torcicollo, forse per questo piange dalle statue lacrime e sangue, e la gente contenta la va a rimirare per quanto piange bene.

La Madonna non è neppure una First Lady, tante volte si montasse la testa, anzi è "L'UMILE ANCELLA", caspita che onore!

Non ha mai conosciuto uomo, è vergine, è l'umile ancella, l'ingravidano per grazia dello Spirito Santo, le ammazzano in croce il figlio ed è "Benedetta tra le donne?" E se non era benedetta che le facevano?



L'ETA' DELL'ARGENTO

Ne “Le opere e i giorni” Esiodo dice che l’umanità ha avuto cinque ere, dalla più remota dell’oro, all’argento, alle due del bronzo e all’ultima del ferro. Quella dell’oro è di Saturno, dove gli uomini erano eternamente giovani e immortali… dove l’abbiamo già sentita?

Ma certamente, nel Paradiso Terrestre. Forse, quando l’uomo con poca coscienza non sapeva d’invecchiare né di morire, era decisamente più tranquillo. Avete mai visto un leone disteso al sole far filosofia? Gli animali non sanno, quindi non si preoccupano. Nell'era d’argento, della luna, erano soggetti alle madri, ignoranti e litigiosi, che brutta razza, però non facevano guerre. In più, non sacrificavano agli Dei, il che li rende doppiamente simpatici. Soggetti alle madri o alle Dee Madri? Alle une e alle altre. Che scandalo!

Era l’età del matriarcato, perchè l’argento è luna. Ad Esiodo non piace, lui porta i pantaloni, e si scandalizza degli Etruschi che danno troppo spazio alle donne, perfino in politica, e gli Egizi che mandano le donne a commerciare mentre i mariti stanno ai telai. Che scandalo! Gli ateniesi si che sanno come fare, le donne chiuse in casa nel gineceo, niente banchetti, niente vita pubblica, nemmeno la spesa possono fare, tante volte occhiassero quel fusto del macellaio.

Al confronto le romane sono americane. Le altre età vanno decisamente meglio, finalmente si sa chi comanda, i maschi, che non sono affatto litigiosi ma si scannano in guerre continue.

La specie di Dio che la gente adora - scrive Alan Watt - è il tentativo di immaginare un essere umano assolutamente perfetto. Ma è un tentativo molto scarso. Per esempio, Gesù insegnò che se qualcuno pecca contro di voi, dovete perdonarlo. I suoi discepoli domandarono: “ Quante volte lo perdoni?“ e Gesù rispose “ Novanta e nove volte perdonate sempre chi pecca contro di voi”. Ma notate, ciò che si richiede a un santo, e un santo perdona sempre, non è richiesto a Dio. 

Dio non vi perdonerà, a meno che non vi pentiate, e dovete strisciare a terra se avete commesso quello che la Chiesa Cattolica definisce peccato mortale. 
Dovete venire a Dio in uno stato di grande penitenza e se non lo fate siete passibili di essere confinati nelle prigioni sotterranee sotto la corte del Cielo, comunemente conosciute come Inferno, e per sempre, e per sempre, e per sempre. 

Ora io non credo che sia un bel tipo d’amico, non inviterei quella specie di Dio a cena. 
Metterebbe in imbarazzo tutti! 
Se Dio vi guardasse vi sentireste come trapassati, e sentireste che tutto il vostro spaventoso passato, tutta la vostra falsità, gli sarebbe assolutamente percettibile. 
E anche se potesse comprendere e perdonare vi farebbe, ciò nondimeno, sentire assolutamente spaventevole. Non vorreste proprio a cena quella specie di compagnia. -

Insomma:
- Da Dea del cielo che vola sul carro
a Dio del Cielo che non vola e sta tra le nuvole,
- da Dea Luna triforme
a Dio Santissima Trinità, un po' sole e un po' no,
. da Madre degli Dei, la più potente tra gli Dei
a madre di Dio, che non è nemmeno Dea,
- Da Dea del cielo
ad Assunta in Cielo che sta non si sa dove su qualche nuvola.



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