martedì 2 giugno 2015

SANTA VENERA - E



SANTA VENERA

Venera, detta anche Veneranda o Veneranda Parasceve o Venerina (Acireale, 100 circa – 26 luglio 143 circa), è stata una martire cristiana, venerata come santa dalla Chiesa cattolica che la ricorda il 14 novembre.

Santa Venera sarebbe nata il venerdì Santo dell'anno 100 d.c., per forza, una che si chiama Venera nasce di venerdì, nella zona delle terme Xiphonie vicino Acireale, dette anche Terme di Santa Venera al Pozzo. In realtà qui sgorgavano acque solfuree dedicate alla Dea ma i razionalissimi romani che amavano il business ci eressero su le terme. Che orrore, nudità, divertimento, naturalmente la Chiesa le ha fatte demolire.

Insomma Venera, detta anche Veneranda, Parasceve, Venerina, Veneria, Venardia (100- 143 ), è stata una martire cristiana, venerata come santa dalla Chiesa Cattolica e Ortodossa
IL TESTO: "Il nome Veneranda è una latinizzazione del nome Parasceve, traslitterazione in greco del vocabolo originario di matrice ebraica (preparazione, vigilia della festa pasquale del sabato), in una forma della lingua latina, il gerundivo (! gerundivo non esiste, esiste il gerundio), degno di venerazione, dunque, il significato del nome latino attribuito alla figura della vergine e martire dei primi secoli dell'era cristiana."
Ma che si inventano! Venerare viene da Venere, guarda tu quante se ne raccontano per occultare una cosa così ovvia. Altrimenti pure le malattie veneree vengono da Parasceve, ma devono dimostrare che ciò che è negativo è pagano e ciò che è buono è cristiano.

"Ma Veneria sarebbe un nome teoforico, che richiama la Dea romana dell'amore e della fecondità Venere; si tratta per la precisione di un patronimico, avente cioè il senso di "di Venere", "relativo a Venere", anche se in qualche caso può essere considerato direttamente una forma maschile del nome Venere (e ci mancherebbe, ma questi articoli li scrivono o i preti o i pretofili). La sua diffusione è dovuta principalmente al culto verso san Venerio, vescovo di Milano (e te pareva? Tutto per il maschio, come sempre)"



LA STORIA - ANZI LE STORIE

Santa Venera sarebbe nata nell'anno 100, nella zona delle terme romane Xiphonie vicino Acireale (dette anche Terme di Santa Venera al Pozzo), L'area archeologica di Santa Venera al Pozzo è un sito archeologico nel comune di Aci Catena, a Catania, in Italia.

Sul sito affiora una sorgente d'acqua sulfurea, originaria dal vulcano Etna e sfruttata oggi dalle moderne terme di Acireale, un tempo dai romani. Ma secondo la tradizione sul luogo fu decapitata santa Venera durante le persecuzioni romane contro i cristiani: la sua testa fu gettata dai soldati romani nel pozzo, che per miracolo produsse acqua termale. Nella zona fu eretta nel 1300 una chiesa con una statua lignea della santa, e con una vasca marmorea, tutti materiali di spoliazione dell'antico sito archeologico. Come c'è una sorgente in italia c'è un miracolo cristiano, prima le sorgenti non esistevano.

Figlia di due nobili cristiani della Gallia, Agatone e Ippolita, che dopo 35 anni di preghiere e suppliche a Dio, traferitisi dalla Gallia prima a Roma e poi ad Aci-xifonia, ebbero la gioia di avere una figlia.

La madre voleva che si chiamasse Venera in ricordo del giorno fortunato della sua nascita (cioè la voleva chiamare Venera perchè nata di Venerdì? Come quelli che chiamavano i figli: primo, secondo terzo ecc., un amore sconfinato, si dà un nome pure a un gatto.
Però Agatone, temendo che quel nome potesse essere confuso con quello della Dea (ci mancherebbe, che orrore!) la chiamò Veneranda; ma i greci della contrada, ispirandosi al nome usato dagli Ebrei nell'indicare il giorno precedente al sabato della Pasqua, nel quale era nata la fanciulla, la chiamarono Parasceve.

(Quante ne infilano! Ma allora perchè di chiama Venera? Il padre ci aveva ripensato? E i greci invece di farsi i fatti loro andavano in giro a cambiare nome alle persone? Ma quando mai?)
Mamma mia ma che casino! E poi ai greci che gli fregava degli ebrei?

Consacratasi a Dio, Venera studiò la Bibbia e le vite dei martiri (qualcosa di più divertente no?) e, dopo la morte dei genitori, all'età di 20 anni, si sarebbe dedicata per dieci anni all'ascesi e poi, a 30 anni, dati tutti i suoi beni ai poveri, cominciò a predicare il Vangelo spostandosi da un capo all'altro della Sicilia, non trascurando l'assistenza a poveri e malati.
Viene da chiedersi: come mai i santi muoiono dalla voglia di essere poveri e dare tutto agli altri mentre la Chiesa Cattolica muore  dalla voglia di essere ricca e non vuole dare niente a nessuno, tanto è vero che non paga nemmeno le tasse?

Così in Sicilia una figliola di 30 anni poteva verso l'anno 130 girare il mondo impunemente senza che nessuno la stuprasse o altro? Aspetta, aveva un'esenzione speciale, era o non era una santa?


Le torture del prefetto Antonio

Secondo la tradizione, Venera avrebbe predicato in Sicilia, in Campania e in Calabria.

Qui sarebbe stata arrestata a Locri dal prefetto Antonio, il quale avrebbe cercato invano di ricondurla alla religione romana, prima con inviti e poi addirittura con atroci torture, dalle quali però Venera sarebbe uscita illesa.

Il prefetto Antonio che, ripeto, cercò di ricondurla alla religione romana prima con blandizie, addirittura offrendole di sposarla, poi con atroci torture: le fece porre in capo un elmo di ferro rovente, ordinò di condurla in aperta campagna inchiodandone mani e piedi in forma di croce sul terreno, ordinando di percuoterla aspramente e di porle infine sul petto un grosso macigno.

Tutto questo perchè l'amava e voleva farla sua sposa? E se l'odiava che le faceva?

Ma ogni volta il Signore la risanava o la liberava mentre gli aguzzini si convertivano.

Il prefetto, naturalmente, ordinò di decapitare tutti i soldati (addio truppa!) per poi sottoporla a nuove sevizie: preparata una grande caldaia piena di pece, olio e zolfo, ordinò di accendere e alimentare sotto di essa un fuoco per sette giorni di seguito in modo da atterrire la vergine indomabile.

Ma anche questa minaccia cadde nel vuoto. Allora Antonio esasperato la fece gettare nella caldaia.
Tornato il giorno dopo (il giorno dopo? era andato con gli amici al bar? o pensava di cuocerla per mangiarsela? ) Si accorse stupito che la santa era illesa.
Ope­rano tanto le tue magie che neppure il fuoco ti tocca?
le domandò. E lei:
Avanzati e vedrai”.
E siccome il prefetto non osava avvicinarsi, Vene­ra raccolse con la mano una manciata di quel miscuglio ardente gettan­dolo verso il volto del persecutore che rimase accecato: comportamento non del tutto evangelico...

Ovviamente l'episodio si conclude con la guarigione miracolosa del prefetto che si converte al cristianesimo e la lascia libera. Il prefetto si convertì, lo fece perchè Dio la salvava ogni volta? E tutti i cristiani morti ammazzati senza che Dio muovesse un dito non lo avevano colpito? Bah!

A proposito, l'immagine della santa ha degli splendidi capelli d'oro davvero inconsueti per una santa.. ricorda tanto Venere "dalle chiome dorate" che abbia a che vedere?


Il despota Temio

VENERE CALLIPIGIA (DAL BEL SEDERE)
A quel punto Venera percorre quasi tutte le province della Magna Grecia convertendo molti pagani; finché un giorno viene condotta dal despota della Magna Grecia, di nome Temio o Teotimo (despota? Ma la Magna Grecia non era all'epoca parte dell'Impero Romano?).
Insomma dopo questa esperienza, Venera, alquanto rinfrancata (tanto che mi fanno? Un po' di torture ma poi mi risanano) avrebbe ripreso l'attività missionaria, percorrendo quasi tutte le province della Magna Grecia e convertendo molte persone, fino a un nuovo arresto da parte delle autorità locali, un certo Temio, che l'avrebbe sottoposta ad altre torture ma dalle quali, anche stavolta, sarebbe uscita illesa convertendo il tiranno Temio.

Anche in questo episodio infatti si accavallano torture atroci, come quella del taglio delle mammelle, già descritta a proposito della catanese sant'Agata, fino al gran finale del drago che Venera, gettata nella sua caverna, fa svanire con un segno di croce tra sibili spaventosi. Anche Temio naturalmente si converte.

Fantastico, una tortura una conversione! E per giunta non si faceva niente... era Wonder Woman?


La decapitazione

Ma non finisce qua, perchè Venera gira il mondo e arriva, sempre a scrocco, (o paga in altro modo. Certo potrebbe trovare un sadico ma ci ha fatto l'abitudine) fino in Gallia, anche qui viene perseguitata e chiede ai suoi persecutori di essere condotta al tempio di Apollo che riesce a demolire con una semplice preghiera.

Allora le tagliano la testa perchè aveva sfinito tutti e lasciano il suo corpo lasciato insepolto. Finalmente alcuni cristiani si accollano il cadavere putrefatto e lo portano, incuranti del colera e della puzza orrenda, fino ad Ascoli Piceno, dove sarebbe stato venerato, non appena fosse finita la puzza (in genere ci vogliono un paio d'anni) fino al IV secolo, quando hanno la bella idea di trasferirlo a Roma perchè di giri non ne aveva fatto abbastanza. (ma all'epoca non esistevano le persecuzioni religiose! Siamo sotto il regno del buon Traiano ottimo princeps che non perseguitò alcuna religione!)

Finché non se ne può più e viene condannata alla decapitazione. Ma prima di morire chiede ai suoi persecutori di es­sere condotta al tempio di Apollo che riesce a demolire con una sem­plice preghiera. (non basta tutti i templi e i monumenti romani che la Chiesa ha demolito peggio dell'Isis... pure i santi!) Morì decapitata a 43 anni, il 26 luglio del 143, giorno della sua festa liturgica, e fine dei giochi.

La tradizione riporta come, prima di morire decapitata, la santa abbia chiesto ed ottenuto con una voce venuta da cielo, la promessa da Dio che, chiunque si fosse rivolto a lei con fede, avrebbe avuto concessa la liberazione dalle angosce in cui si trovasse. E vai con le offerte alla Chiesa!
Secondo altri Venera sarebbe morta invece nel 143, senza tortura ma per decapitazione. Ma si era sotto Antonino Pio, e nemmeno lui perseguitò alcuna religione! E stavolta in Sicilia anziché in Gallia, e nello stesso luogo dove era nata. Insomma era rimasta nel paesello e non aveva girato mai, beh
questa ultima è più credibile, ma Antonino Pio..!

«Certi teologi dicono che il divino imperatore Antonino non era virtuoso; che era uno stoico testardo, il quale, non contento di comandare agli uomini, voleva anche essere stimato da loro; che attribuiva a se stesso il bene che faceva al genere umano; che in tutta la sua vita fu giusto, laborioso, benefico per vanità, e che non fece nient'altro che ingannare gli uomini con le sue virtù; e a questo punto esclamo: «Mio Dio, mandaci spesso di queste canaglie!»»
(Dizionario Filosofico di Voltaire)

Ma prima di essere decapitata, la santa chiese e una voce venuta da cielo le promise che chiunque si fosse rivolto a lei con fede avrebbe avuto concessa la liberazione dalle angosce. Oddio, ci sono tanti modi per togliere le angosce delle persone, per esempio facendole schiattare, ma qui non si specifica.

Secondo la tradizione, il suo corpo venne lasciato insepolto finché alcuni cristiani l'avrebbero traslato ad Ascoli Piceno, dove sarebbe stato venerato fino al IV sec., quando sarebbe stato trasferito a Roma, un 14 novembre.

Aspetta, le torture non le facevano nulla ma una decapitazione l'ammazzava? Si spiega tutto, altro che santa, era un Vampiro! Infatti è inutile ferire un Vampiro, gli devi tagliare la testa!


LE SANTE RELIQUIE

- 1) Le sue Reliquie sarebbero giunte ad Acireale soltanto nel Seicento, ma un pezzo alla volta, ma non tutti i pezzi, (ma che schifo, è un cadavere smembrato|)
- 2) perchè nella città di Salemi, Sicilia Occidentale, vengono custodite le restanti parti del corpo della santa (restanti di che?).
- 3) altre si troverebbero nella chiesa Matrice di Avola,
- 4) altre si troverebbero nella chiesa di Grotte,
- 5) altre si troverebbero nella chiesa di Santa Venerina,
- 6) altre si troverebbero nella chiesa di Santa Venera di Mascali,
- 7) altre si troverebbero nella chiesa di Gerace,
- 8) altre si troverebbero nella chiesa di Carfizzi,
- 9) a Taormina invece si conservano gli arnesi usati per il martirio di Venera. Certo era meglio un osso o non so che, però è meglio di niente.

Le sue Reliquie giungono da Roma ad Acireale solo nel Seicento, ma non tutte insieme, capirai si tratta di 90 ossa.. oddio speriamo non una per volta o la chiesa andava fallita.. I pezzi, pardon le ossa, giungono poi a Salemi, in Sicilia, nella Chiesa dei Gesuiti. Però a Taormina hanno ritrovato gli arnesi usati per il martirio di Venera, beh se non gli hanno dato nemmeno un osso almeno gli strumenti di tortura! Rassicurano e mettono allegria.
Insomma Venera è venerata in Sicilia, in Veneto, nell'Italia centrale e meridionale. E in Val d'Aosta no? Parte delle sue reliquie si trovano nella Cattedrale di Acireale, altre nella chiesa Matrice di Avola, nella chiesa di Grotte, di Santa Venerina, di Santa Venera di Mascali, di Salemi, di Gerace, di Carfizzi. Capirai sono novanta, un po' per uno non fa male a nessuno! Il 14 novembre la Chiesa sotto il nome di Veneranda ne celebra il rito solenne con queste parole: “Nella Gallia memoria di Santa Veneranda Vergine, la quale sotto Antonino Imperatore ed Asclepio Preside ricevette la corona del martirio”. Povero Antonino Pio calunniato, attenti che dire bugie è peccato.

Ma attenzione, nel 1650, il prete di Mortara richiese e ottenne una reliquia insigne da donare alla città di Mortara e da venerarsi nella chiesa di San Carlo, ohe le reliquie portano soldi, i fedeli i miracoli li pagano pure anticipatamente!

Nel 1651 avvenne in Mortara la ricognizione delle reliquie, ma l'ampolla di sangue, attestante l'avvenuto martirio, non è stata rinvenuta. Pure l'ampolla di sangue? Ma non marcisce? Va bene, ma sono miracoli! Però al Vicario dell'ampolla non frega niente e attesta l'autenticità delle Reliquie ordinandone l'esposizione alla pubblica venerazione.
La successiva notificazione è del 1885 quando un fulmine colpisce la chiesa di San Carlo, distruggendo i vetri del reliquiario. Sarà un segno?... Un'altra ricognizione nel 1925 e le Suore dell'Immacolata Regina della Pace si occupano della ricomposizione del corpo: con una testa in cera, un manichino, e le ossa in una scatola rivestita di seta.



Le Reliquie viaggianti

VENERE GRECA
Verso la metà del secolo XVII all’epoca di papa Alessandro VII, fu donato al Procuratore Generale dei Carmelitani Scalzi in Roma, il corpo di s. Massimo martire, prelevato dalla catacomba di s. Ciriaca e una reliquia insigne di s. Veneranda martire. (commercio di ossa, ma non era meglio una bottiglia di buon vino?)

Queste reliquie furono donate a sua volta a padre Simone dello Spirito Santo, anch’egli del convento di Torre del Greco, che dona come attestato di devozione le suddette reliquie. Insomma tutti le donano per levarsele di torno, ti credo, sai che schifo.

I fedeli di Ercolano però erano un po' stranucci, e accolsero con gioia il dono, ed eressero nella Cappella dello Spirito Santo due altari uno dedicato a s. Massimo e l’altro a s. Veneranda. Per non far torti a nessuno.

La reliquia di Veneranda incastonata al centro di un mezzo busto di rame ricoperto d’argento, fu asportata dai francesi insieme all’argento, nel 14 giugno 1799, per cui nella basilica è rimasto solo il mezzo busto di rame. Diciamo che i francesi si sono fregati l'argento e che della reliquia se ne impipavano.


Le Terme di Venera

Anche le celebri terme le sono dedicate per­ché traggono l'acqua dalla sorgente di Santa Venera al pozzo, presso le antiche terme romane Xiphoniae, dove lei si recava da ragazzina per curare e assistere i malati. Erano le terme alimentate dalle acque sulfuree provenienti dal vulcano Etna
Il Venerdì Santo dell'anno 100 d.c. viene tradizionalmente ricordato come il giorno della nascita di Santa Venera, nella zona delle terme Xiphonie. Il 26 luglio del 143 d.c., sempre nei pressi avveniva l'esecuzione della Santa per decapitazione.

"Nell'area archeologica sono ancora visibili i segni di un tempietto, forse dedicato al culto della dea della bellezza Venere; accanto, invece, i resti di un semplicissimo mosaico e di una grande vasca con la base in battuto di coccio, presumibilmente usata come piscina o per l'allevamento di pesci."
Ma va'?


Neanche le belve...

Il suo corpo rimase insepolto ed esposto alle fiere: le quali tuttavia lo lasciarono miracolosamente intatto... eh pensavano alle reliquie..


Ascoli - Roma - Acireale

Alcuni cristiani trasportarono il corpo decapitato... le ossa.. ad Ascoli Piceno dove fu venerata fino al secolo IV, quando un sacerdote lo trasferì a Roma: era il 14 novembre. Sul finire del medioevo gli abitanti di Acireale cominciaro­no a reclamarlo: "quanto ci mancano quegli ossicini, ridateci gli ossicini" e le reliquie giunsero a poco a poco in successive trasla­zioni sicché ancora oggi si espongono in diversi reliquiari d'argento sia il 26 luglio che il 14 novembre.

Si sa i santi si dividono, più ossicini più offerte dei fedeli alle varie chiese.
All'inizio del secolo XVII si cominciò a celebrare con entusiasmo la festa liturgica di santa Venera e nel 1651, quando le sue reliquie furo­no trionfalmente trasferite dalla chiesa di Gesù e Maria a quella che og­gi è la cattedrale, la città l'acclamò patrona principale.



I MIRACOLI

Si narra che più volte la Patrona abbia preservato la città da pestilenze (cioè se non c'è la pestilenza il merito è dei santi? Accidenti quanti miracoli!) e abbia concesso alle madri di riabbracciare i figli, tornati dal fronte. (e quelli che non sono tornati di chi erano figli?) Ma c'è di più, preservò più volte la cittadina di cui è patrona dalle eruzioni dell'Etna e limitò i danni dei tanti terremoti della zona, come quello del 1693 che distrusse quasi completamente Catania (i catanesi le stavano antipatici o non erano di sua competenza?).

Insomma la santa è inventata di sana pianta ed è evidente che fu una delle tante sante o santi che dovevano rimpiazzare i nomi delle divinità, e qui niente di meno che Venere! D'altronde i Santi vennero creati per soppiantare gli Dei pagani perchè ai romani  questo Dio invisibile che non poteva essere raffigurato nè scolpito non andava giù. 

Loro gli Dei li vedevano e li toccavano e li portavano in processione. Per giunta, fatto non secondario, donavano ad essi exvoto, gioielli e pure soldi. Non si poteva dire di no, e voilà improvvisamente spuntano i santi. Il gioco è fatto! Se poi hanno gli stessi nomi degli Dei incriminati, la faccenda va liscia come l'olio.

Sappiamo che molti Dei e Dee romani vennero trasformati in santi, e questa con le sue chiome d'oro è sospetta. Non so se era meglio Venere, ma di sicuro era più divertente.




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