lunedì 8 aprile 2013

LE STREGHE - III



- Non lascerai vivere la strega. -
Esodo, 22-17


RELIGIONI CHE ODIANO LE DONNE

Da http://www.storiaefuturo.com/it/numero_23/articoli/1_corpo-storia-sessualita~1334.html

- Crisostomo, quello che scrisse delle omelie antigiudaiche utilizzate nei secoli come pretesto per le discriminazioni e persecuzioni contro gli ebrei, relegò le donne al rango d’oggetto utile soltanto ad appagare la libidine maschile. "i giudei e i pagani devono comprendere che i cristiani sono i salvatori, i protettori, i capi e i maestri della città" .
Inoltre Crisostomo sostiene che le sinagoghe sono «postriboli, caverne di ladri e tane di animali rapaci e sanguinari», i giudei sono infatti «animali che non servono per lavorare ma solo per il macello», anzi sono animali feroci: «mentre infatti le bestie danno la vita per salvare i loro piccoli, i giudei li massacrano con le proprie mani per onorare i demoni, nostri nemici, e ogni loro gesto traduce la loro bestialità».  e i cristiani non devono avere «niente a che fare con quegli abominevoli giudei, gente rapace, bugiarda, ladra e omicida»


Ma la Chiesa ha fatto santo Crisostomo, perchè odiava le donne e perchè odiava gli ebrei? 

Per Clemente Alessandrino, le donne dovevano vergognarsi già soltanto d’appartenere al loro sesso. Clemente fu colui che si battè per la "questione quartodecimana", un problema dibattuto per i primi quattro secoli del Cristianesimo, cioè in che giorno si dovesse celebrare la Pasqua, e dunque porre fine al digiuno della quaresima.
Le comunità asiatiche festeggiavano la Pasqua il 14 Nisan, secondo il computo ebraico, in qualunque giorno della settimana cadesse, mentre nel computo alessandrino la Pasqua si celebrava la domenica successiva, e poi, a partire dalla fine del III sec.,  nella I domenica successiva al primo plenilunio di primavera (praticamente il primo plenilunio del sole in ariete).


Che gran problema! Ecco la mente maschile quando si stacca dal femminile, diventa ossessiva, logorroica e violenta. Per questa cavolata gli uomini si sono scannati! Ma proprio per questo piacque alla Chiesa.


Ma la Chiesa ha fatto santo Clemente Alessandrino, perchè odiava le donne?

- Odilone da Cluny affermava che tanto varrebbe abbracciare del letame, anziché una donna. Chissà se c'entrava il fatto che, proibito alle donne di praticare la taumaturgia, pratica demoniaca,  egli stesso si mise a fare il Taumaturgo. E' citato come martire ma non si sa nè quando nè dove sia morto.


Ma la Chiesa ha fatto santo Odilone, perchè odiava le donne?

ODILONE
- Per Boezio, le donne erano un tempio costruito su una fogna. Egli odia le donne e la magia, e ironia della sorte, viene incarcerato a Pavia con l'accusa di praticare arti magiche, quelle da lui così vituperate.
Giudicato da 5 senatori che lo condannano e Teodorico approva la sentenza di condanna a morte nel 525, eseguita presso Pavia, nell'ager Calventianus, località non identificata.

In quanto alla sua sapienza: Eutiche sosteneva l'esistenza in Cristo di una natura divina in una persona divina, ma Boezio si oppone: "(Contra Eutychen, 2, 3): «la persona non si può mai applicare agli universali, ma soltanto ai particolari e agli individui: non esiste infatti la persona dell'uomo in genere o dell'uomo in quanto animale. Pertanto se la persona appartiene soltanto alle sostanze e soltanto a quelle razionali, se ogni natura è una sostanza, e se la persona sussiste non negli universali ma soltanto negli individui, essa si può così definire: "la sostanza individua di natura razionale"»

Che gran problema! Ecco la mente ossessiva maschile quando si stacca dal femminile, diventa ossessiva, logorroica e violenta. Per questa cavolata gli uomini si sono scannati! Ma proprio per questo piacque alla Chiesa.


Ma la Chiesa ha fatto santo Boezio, perchè odiava le donne?

- Tertulliano, teologista cristiano, che considerava legge le raccomandazioni di Montano di evitare secondi matrimoni e non scappare dalle persecuzioni, che negava il perdono dei peccati da parte della Chiesa, insisteva su digiuni e astinenze, e per lui la Chiesa cattolica era formata da ingordi ed adulteri che odiavano digiunare ed amavano risposarsi e vivere nell'adulterio. Nel De virginibus, ordinava che le donne girassero perennemente vestite a lutto e velate, qualora non rimanessero segregate in casa. Non fu fatto santo perchè eretico montano.


Ma la Chiesa ha fatto santo Tertulliano, perchè odiava le donne?

- Per Isidoro di Siviglia (560-636) la madre, mater, è riconducibile a della "materia" che ha una porta (valva) per la quale l'uomo (vir) trasferisce la sua forza (vis) e fornisce al bimbo l'essenza, sostiene poi che mulier, moglie, derivi da mollities, mollezza, e che la donna abbia pertanto un carattere inadeguato e sciocco.


Ma la Chiesa ha fatto santo Isidoro, perchè odiava le donne?

-  Attenti: “la sensualità trova quasi sempre posto nei banchetti”, avvertiva Gregorio Magno nel VI secolo (540-604) demonizzando la donna e il cibo, cioè i piaceri della carne; capperi, il rischio è serio, voi andate innocentemente a banchettare e vi colpisce il corpo sinuoso di una donna: VADE RETRO SATANA!


Ma la Chiesa ha fatto santo Gregorio Magno, perchè odiava le donne?

GREGORIO MAGNO
- Alberto Magno, maestro di Tommaso da Ippona, a cui insegnò il dispregio della donna: “La donna è meno morale dell’uomo, essendo imbevuta di più liquido, elemento mutevole, il che la rende volubile, curiosa: quando ha un rapporto con un uomo, desidera farsi penetrare anche da un altro. Credimi, se le dai fiducia, rimarrai deluso. Credi ad un esperto maestro. La donna è un uomo malriuscito,che cerca di ottenere ciò che desidera con la falsità, con inganni demoniaci. L’uomo deve guardarsi da ogni donna, come da un serpente velenoso e un diavolo cornuto. Se raccontassi quel che so sulle donne, il mondo ne rimarrebbe strabiliato!”.
E cosa aveva imparato sulle donne il buon Alberto che non avesse sperimentato egli stesso? Il peccatuccio si fa in due, ma la doppia morale dell'epoca giustificava gli uomini e condannava le donne.


Ma la Chiesa ha fatto santo Alberto, perchè odiava le donne?

Quel che stupisce è che la maggioranza dei credenti sia costituita prevalentemente da donne, le vittime del cattolicesimo, e si badi bene, non dell'inegnamento di Cristo, che era anzi fortemente favorevole alle donne nonostante la misoginia dell'epoca.
Ma l'uomo comune, cioè il maschio tace, in primo luogo per non dispiacere a Dio, ossia alla figura di padre padrone cui egli stesso da bambino ha soggiaciuto, ed in secondo luogo per rispetto al ministro di Dio, che non osa mettere in discussione anche se questi presenta una religione totalmente opposta a quella del Cristo; infine, tace perché in fondo l'idea della superiorità maschile lo alletta, e l'idea che sia nella natura delle cose lo conforta.


Allo Stesso Modo Oggi Le Leggi E I Giudici Italiani Hanno La Massima Tolleranza Verso Il Feminicidio, Perchè Inconsciamente Lo Approvano, Altrimenti Interverrebbero.



Il Fatto Quotidiano
Femminicidio, cento vittime nel 2012: una donna uccisa ogni due giorni.
L'ultima vittima, Carmela Petrucci, 17 anni, a Palermo. I dati li forniscono Telefono Rosa e Istat: si è passati da un omicidio ogni tre giorni registrato nel 2011, a uno ogni due giorni nel 2012. E nella maggior parte dei casi gli autori di questi delitti sono mariti, ex fidanzati, comunque persone nella cerchia affettiva delle mura domestiche.

Interessa a qualcuno questo eccidio? O interessa a qualcuno che 160 milioni di donne siano state e stiano per essere mutilate nei genitali? No, perchè gli uomini odiano le donne. 

- Gioacchino Belli, per condannare una società priva di valori, parlerà di un’esistenza umana preda dei vizi “ner pozzo de la gola e dde la fregna
Fare sesso non è un male, se non è accompagnato da violenza, se è fatto con rispetto e considerazione per l'altro, se vuole semplicemente dare piacere e prendere piacere dall'altro. Però non l'hanno fatto santo, perchè si scagliava anche contro la Chiesa.



LE CANTONATE DI FREUD

Lo stesso Sigmund Freud sul sesso non capirà un accidente, corroso dal “timore di castrazione” e dal “grande clitoride” (che metteva in discussione la superiorità fallica maschile) mentre dall’altro lato c'era a suo avviso un “desiderio femminile di possedere un pene” del quale però non seppe individuare la causa. Dire che ci sia perchè si invidia un pezzo di carne, implicherebbe che gli uomini invidiano il seno delle donne, e neanche questo è vero.

Errore. Il timore della castrazione è il timore che al maschio sia tolto il pene fittizio che ha nel cervello. Secondo, il grande clitoride è la stessa cosa, se l'uomo non volesse sentirsi superiore alla donna non avrebbe paura del suo clitoride.

Terzo le donne non hanno mai invidiato il pene maschile, hanno invidiato invece la libertà dell'uomo, libertà che la donna non aveva in nome di quel pene maschile. Per secoli si è rinchiusa la donna perchè gli uomini erano delinquenti. Capperi allora rinchiudiamo i maschi e liberiamo le femmine!



DONNA INSTRUMENTUM DIABOLI

- Secondo la Chiesa la donna è la causa della dannazione maschile, un “essere malefico di cui Satana si serve per dannare l’uomo”. Il fatto che l'uomo non sappia tenersi il sesso dentro le mutande invece sembra naturale. L'uomo spesso non riesce a stare insieme a una donna con cui non abbia fatto sesso. Addirittura ci sono mariti che se la donna gli si avvicina per un innocente carezza devono passare immediatamente a vie di fatto.

Il bello è che questo viene scambiato per potenza sessuale, mentre è esattamente il contrario. L'uomo ha paura del contatto della donna, cioè dell'anima; lui deve fare sesso altrimenti prova emozioni e questo lo destabilizza. Se fa sesso invece comanda alla donna e ai sentimenti, diventa freddo come uno stoccafisso e mantiene l'opinione di sè che il suo sesso comporta. Nel contempo prova un'emozione fisica, l'unica che si può permettere e così non muore disperato.

- Il corpo delle donne è colpevolizzato dal mondo ecclesiastico per il richiamo sessuale che esercita sugli uomini: le donne accusate di stregoneria, saranno rasate nelle parti intime, affinchè non possano nascondere i loro malefici. La vagina diventa strumento del diavolo.



CHE LA DONNA NON POSSA GODERE

- A tanto giunge l'odio nei confronti delle donne. Sesto Empirico, filosofo della empirica scuola medica del II secolo d.c., raccomandava “l’uomo che si mostra un amante troppo focoso nei confronti di sua moglie, si comporta da marito adultero”.
Il giudizio era stato ripreso nel 1584 da Benedicti con l’affermazione che “il marito che penetra tanto ardentemente sua moglie, come se non fosse affatto sua moglie, commette con lei peccato” (Flandrin 1983, 149). Già, perchè questi uomini godevano e facevano godere le proprie mogli? Non sapevano che Dio si dispiaceva? Ma perchè si dispiaceva?

Verrebbe da dirgli: - Ci hai dato una vita breve, una natura con cui abbiamo dovuto lottare per sopravvivere, dove le malattie sono continue e va bene se non sono mortali, in più abbiamo i terremoti, le eruzioni dei vulcani, gli tzunami, le trombe d'aria, i temporali, le trombe marine e gli uragani.. siamo sempre vivi per miracolo, perchè ci togli i pochi piaceri che potremmo gustarci in questa valle di lacrime?"


LA TORTURA PER LA DONNA CHE DENUNCIA LO STUPRATORE

AUTORITRATTO ARTEMISIA MARTIRE
Artemisia Gentileschi, pittrice romana, nel 1611 subì uno stupro da parte del pittore toscano Agostino Tassi, impegnato, assieme al padre di Artemisia, Orazio Gentileschi, nella decorazione a fresco delle volte del Casino della Rose nel Palazzo Pallavicini Rospigliosi di Roma. 

Il padre denunciò il Tassi che, dopo la violenza, non aveva potuto rimediare con un matrimonio riparatore perché già sposato. 
Il processo fu l'ennesima violenza su Artemisia, non solo per i particolari che fu costretta a narrare, ma per il fatto che dovette accettare di testimoniare sotto tortura per essere ascoltata. La tortura era lo schiacciamento dei pollici attraverso uno strumento molto usato all'epoca. 

Il processo si concluse con una lieve condanna del Tassi. Insomma se una donna accusava un uomo doveva accettare di essere torturata, già rea di aver osato accusare un maschio.
Oggi farebbero altrettanto, sono le leggi che cambiano, non gli stati d'animo. Ogni tanto qualche illuminato emana leggi più civili e questo determina un variare del comportamento, ma non dell'animo umano.



CLITORIDECTOMIA E OVARECTOMIA

- In nome della salute psichica e fisica per le donne però, alla seconda metà dell’Ottocento, alcuni psichiatri prendono di mira il clitoride e le sue prerogative erotiche chiamando in causa addirittura il bisturi e il ferro rovente. Ritornò infatti alla ribalta l’escissione del clitoride che Paolo di Egina aveva propugnato nella Grecia del VII sec. a.c. con la motivazione che l’organo femminile era soltanto un’appendice vergognosa (insomma una concorrenza al fallo maschile).

Nel XIX secolo è la volta di Padre Debreyne, dottore in teologia e in medicina, che nel 1842 pubblica un Traité de moechialogia in cui raccomanda di estirpare il clitoride in quanto “strumento di voluttà non necessario alla procreazione” (Beaupré, Guerrand 1997, 107-108). E perchè mai le donne, queste diavolesse, dovrebbero godere? Troppo lusso.
Poco più tardi sarà il Isaac Baker Brown, chirurgo londinese, a dare il via ad una campagna medica in favore dell’amputazione dell’organo per curare la masturbazione e la ninfomania (French 1993, 122) che trovò fra i suoi assertori anche Cesare Lombroso. Insomma una manica di delinquenti e sadici.

Ma non solo, perché negli Stati Uniti l’ovarectomia divenne, fra il 1860 e il 1890, la cura  di qualunque disturbo psicologico e migliaia di interventi chirurgici vennero eseguiti su donne per curarne la masturbazione, l’eccessivo erotismo e anche una generica “furfanteria” femminile (Malaguti 2005, 57).



L'ESOTERISMO

- Le invasioni barbariche medievali integrarono le pratiche religiose divinatorie e magiche degli Appennini con le pratiche druidiche e celtiche. Nel medioevo si ebbe così un ritorno alla stregoneria, spagirica e astrologia, nonchè ai geni, alle invocazioni ed evocazioni magiche. La chiesa la combattè ferocemente colla Santa Inquisizione, i roghi e le torture, ma il fascino della Sibilla non potè estirparlo, troppo insita nella tradizione e nell'immaginario popolare, quando ancora le donne potevano fare le eremite senza essere stuprate o uccise..

- Da qui proseguì l'esile filo dell'esoterismo, reminiscenze pagane di un mondo più libero, fantasioso, occulto e romantico, insomma più femminile. Prima del cattolicesimo, per la Chiesa, eravamo tutti cattivi, mostruosi politeisti, mentre Mosè era tanto buono, per cui per punire gli idolatri, dopo che era stato ad arrovellarsi sulle tavole della legge, gli fece ingoiare l’oro fuso. Ma il vitello d’oro che era stato fuso, era il figlio della Dea giovenca, antica quanto il mondo, nella qualità di donatrice di latte, che pervade tutto il mondo mediterraneo e non a caso aveva assunto il nome Europa. Mosè odiava il vitello e la Dea Madre, perchè odiava le donne.

Ma la Chiesa ha riconosciuto l'Antico Testamento, perchè lì si odiavano le donne?

L'esoterismo è sempre esisitito, un filo d'oro attraverso il tempo e lo spazio, vissuto nel segreto delle case e nella solitudine femminile. In Massoneria si dice che non accolgono le donne perchè non hanno nulla da insegnare loro, le donne hanno già tutto dentro di loro. Naturalmente è che hanno paura dei casini che subentrerebbero quando gli uomini si innamorassero delle donne, e regolarmente in altre massonerie lo fanno. Ma in un certo senso hanno ragione, la donna ha tutto dentro, solo che non ne è cosciente, e finchè non ne è cosciente non ne fa nulla.

Viceversa il maschile non ha un accidente dentro, a meno che non capisca le donne. Chi comprende le donne comprende la propria anima.

- Ma il figlio della giovenca, il peccaminoso idolo d'oro, era l’Horus della situazione, maschile si, ma tutto della madre.
Ad Europa, antica Dea stuprata e soppiantata da Giove, è stato intitolato un continente, che conta? Dopo tanta fatica per stabilire il Dio padre quelli tornano da capo con la Dea Madre?
Aveva ben ragione d’alterarsi il buon Mosè, del resto la Chiesa cattolica non fu da meno con le migliaia di streghe bruciate sul rogo. Mosè bruciava le persone da dentro (l’oro fuso non è un gargarismo per la faringite), la Chiesa da fuori, "voilà la difference!"

- Il primo rogo per stregoneria risale al 1340 e le due bolle papali che dettero l’avvio della caccia alle streghe sono del 1326 e del 1484, mentre è dal XIII secolo che la Chiesa, parlando di streghe e di raduni diabolici, li considera eventi reali.

Precedentemente essa riteneva la stregoneria un'illusione e una superstizione, come ci conferma il Canon Episcopi, affermando che:

"certe donne depravate, le quali si sono volte a Satana e si sono lasciate sviare da illusioni e seduzioni diaboliche, credono e affermano di cavalcare la notte certune bestie al seguito di Diana, Dea dei pagani (o di Erodiade), e di una innumerevole moltitudine di donne; di attraversare larghi spazi di terre grazie al silenzio della notte profonda e di ubbidire ai suoi ordini come a loro signora e di essere chiamate certe notti al suo servizio".



IL CANON EPISCOPI

Il Canon definiva la stregoneria "culto del Demonio", ma negava che le streghe potessero volare fisicamente e dichiarava che «chiunque è così stupido e folle da credere a storie tanto fantasiose è da considerarsi un infedele, perché ciò deriva da un'illusione del Demonio»
Il fatto è che il Canon fu scritto veramente da stupidi perchè si sconfessarono già con questa affermazione: credere nel volo delle streghe era sciocco e diabolico, quindi essi stessi lo erano.

Perchè si affermava che «pur volando con lo spirito e l'immaginazione, queste streghe sono ugualmente colpevoli, come se lo avessero fatto in carne ed ossa». Nel XII sec. il Canon creò molti problemi, perchè si poteva affermare che tutti gli eretici e le streghe (fisicamente o con l'immaginazione) avessero stretto un patto con il Diavolo, e nessuno poteva dimostrare cosa avesse immaginato o meno. Così nel XV sec. la maggioranza degli inquisitori passò ad altri manuali, soprattutto al Malleus Maleficarum,  il Martello delle streghe.



IL MARTELLO DELLE STREGHE

Se ci fu qualcosa di demoniaco all'epoca, si esplicò in pieno col diabolico Malleus Maleficarum dove ogni forma di stregoneria italiana ed europea divennero il diavolo e i suoi demoni. Non è difficile capire che con o senza colpa moltissime donne vennero condannate, torturate e giustiziate con orribili crudeltà. Come mai vennero accusate soprattutto le donne, e soprattutto le più belle? Semplice, sono quelle che gli uomini non possono avere, perchè sono belle e perchè si sentono inferiori.

Col Malleus Malleficarum i maschi espressero tutto l'odio che ancora si portavano dietro nei confronti delle donne, perchè pur avendole dominate e condannate alla vita di serve, le donne non li amavano, anzi  in un angolino di loro li disprezzano. Bisogna dire che gli uomini hanno fatto tutto il possibile per far si che le donne li disprezzassero, il che ha aumentato il loro odio e la loro rabbia.

Le donne furono finalmente torturate nei modi più dolorosi e lenti possibili, con la benedizione di tutti i maschi che detenevano il potere, da quello religioso a quello civile. In seguito la Chiesa si è adoperata per cancellare le tracce dei suoi ampi misfatti, ma ne sono rimaste diverse tracce.

Il testo, pubblicato in latino nel 1487 dai frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, per reprimere l'eresia, il paganesimo e la stregoneria in Germania, nasce da Innocenzo VIII attraverso la bolla Summis desiderantes affectibus del 1484. Insomma la Chiesa fu spesso l'ala benevola sotto cui operarono sotto tutela le persone più sadiche e crudeli, appartenenti a quel mondo diabolico che fingevano di combattere.

Il fatto che ci fossero molte più streghe che stregoni è visto del tutto normale. La donna è stupida e imperfetta. Tommaso d' Aquino segue l'insegnamento di Aristotele nell'attribuire la nascita di una donna ad un difetto del seme. La sperma maschile intende produrre un essere umano completo,cioè un uomo, ma nel caso in cui esso fallisce produce una donna. Una donna è, perciò, un 'mas occasionatus ', un maschio fallito. Naturalmente il sesso dipende dal maschio perchè il seme della donna non esiste.

Il bello è che la scienza moderna ha dimostrato che la generazione umana prevede una nascita femminile, che solo dopo sei giorni può tramutarsi in maschile. Ma una donna non darebbe mai una spiegazione che possa esaltare o squalificare per questo un sesso o l'altro, perchè le donne sono intelligenti.

Il libro è diviso in tre parti. La prima parte affronta la discussione della natura della stregoneria. Parte di questa sezione spiega perché le donne, a causa della loro debolezza e a motivo del loro intelletto inferiore, sono per natura predisposte a cedere alle tentazioni di Satana e la parola femina (donna) deriverebbe da fe + minus (fede minore).

Il manuale sostiene che alcuni degli atti confessati dalle streghe, quali ad esempio le trasformazioni in animali o mostri, sono mere illusioni indotte dal Diavolo, mentre altre azioni, come ad esempio la possibilità di volare ai sabba, provocare tempeste o distruggere i raccolti sono realmente possibili. Inoltre, si soffermano con morbosa insistenza sulla licenziosità dei rapporti sessuali delle streghe intratterrebbero coi demoni.

La seconda parte mira a far comprendere il modo di fare le stregonerie e il modo in cui si possono  eliminare. L'ultima parte si occupa di fornire istruzioni pratiche sulla cattura, il processo, la detenzione e l'eliminazione delle streghe.

Nel testo si discute anche di quanta fiducia si debba riporre nelle dichiarazioni dei testimoni, le cui accuse sono spesso perpetrate per invidia e malizia (sempre però con il permesso di Dio, che permette la malvagità per sua gloria); però i pettegolezzi pubblici devono essere sufficienti a condurre una persona al processo e anzi, una difesa troppo vigorosa da parte del difensore indicherebbe che anche quest'ultimo è stregato.

In quanto rappresentanti di Dio, i giudici sono immuni dai poteri delle streghe. Largo spazio è dedicato all'illustrazione di tecniche di estorsione delle confessioni e alla pratica della tortura durante gli interrogatori: in particolare viene raccomandato l'uso del ferro infuocato per la rasatura dell'intero corpo delle accusate, al fine di trovare il famoso stigma diaboli, che ne proverebbe la colpevolezza.


DOMANDA

Come mai la Chiesa ha chiesto scusa a Galileo Galilei  che è stato solamente costretto ad abiurare mentre non ha chiesto scusa alle tantissime donne che ha torturato e fatte morire orribilmente sul rogo?


RISPOSTA

Perchè la Chiesa è composta da uomini, e gli uomini non chiedono MAI scusa alle donne, perchè sarebbe uno scadere di livello.



IL ROGO PURIFICATORE

Nel 1184 il Sinodo di Verona decise che il rogo fosse la condanna a morte ufficiale per l'eresia, confermato dal IV Concilio Laterano (1215), dal Sinodo di Tolosa (1229) e da tutti gli altri convegni fino al diciassettesimo secolo. Le sentenze di condanna a morte per rogo medioevali avvenivano dopo un processo sommario, inquisitorio e associato a torture. I beni della persona condannata venivano confiscati e donati all'ordine che aveva disposto la condanna. Un bel modo per arricchirsi religiosamente.

Agli eretici vanno aggiunti i numerosi roghi comminati dall'autorità secolare, dopo sentenze dell'autorità ecclesiastica, a omosessuali e streghe. La persecuzione contro le donne accusate di stregoneria in particolare ebbe tra la fine del XV e l'inizio del XVII secolo una particolare recrudescenza, facendo numerose vittime in Europa e nel Nord America. Gli ultimi roghi per stregoneria in Europa avvennero tra il 1782 e il 1793 in Svizzera e in Polonia.

Fin dal Medioevo, in Gran Bretagna, il rogo fu la pena capitale decretata per le donne condannate per tradimento (treason): questo poteva essere high treason quando si trattava di crimini commessi contro i sovrani o petty treason per l'uccisione di coloro che erano superiori per legge a chi commetteva il reato, come nel caso della moglie che uccideva il marito. Nel 1790, Sir Benjamin Hammett, riuscì a far approvare una legge al Parlamento inglese che pose fine sull'isola all'esecuzione capitale sul rogo.



SAN VITTORE

Altra fonte della stregoneria del tempo proviene da Ugo da San Vittore, abate italiano del XII secolo, che parla di donne che credono di uscire di notte, cavalcando animali, con Erodiade, che però assimila a Minerva.
Uno dei processi più famosi in cui è riportata la presenza di Divinità femminili nella stregoneria italiana fu quello di Milano nel 1390 contro Sibilla e Pierina, che affermarono di aver partecipato al “Gioco di Erodiade”, che sarebbe la cristianizzazione di "Herodiana", un sicretismo delle due Dee “Hera” e “Diana”.



IL VANGELO DELLE STREGHE

Alla fine del XIX secolo, l'antropologo Charles Godfrey Leland, scrittore e studioso del folklore statunitense, trascorse vari anni a Firenze per una ricerca  sul folklore italiano. Dopo varie ricerche in Toscana e Romagna, pubblicò "Sopravvivenze etrusco-romane nelle tradizioni popolari" e "Aradia, o il Vangelo delle Streghe", un testo magico-religioso in cui si tornava a parlare dopo secoli della correlazione tra il culto di Diana e di Erodiade (nel testo denominata Aradia) e la stregoneria. 

Leland sostiene che i Bolognesi, antecedenti agli Etruschi, per un certo periodo dominarono gran parte dell'Italia, lasciando tracce della loro cultura nel territorio tra Forlì e Ravenna, dove si sarebbero conservati antichi culti pagani, poi diventati stregoneria. 

Nella Romagna Toscana abiterebbe dunque una razza molto antica che ha preservato le tradizioni di un tempo antichissimo, lasciando sopravvivere in modo sotterraneo la stregheria o stregoneria. Essa si rapporta con degli spiriti, rievocazioni di antichi Dei Etruschi come Tinia, Faflon e Turms oppure di divinità rurali romane più antiche come Silvanus, Palus, Pan e Fauno. 

A Firenze, nel 1886, Leland fu per lungo tempo a contatto con una donna italiana chiamata Maddalena, una presunta strega, appartenente a una tradizione magica in estinzione, che gli fornì la giusta interpretazione del Vangelo delle streghe. Egli lo tradusse con il titolo di: Aradia, or Gospel of the Witches of Italy. 
Da Maddalena egli ricevette centinaia di pagine di materiale, che incluse nei suoi libri Etruscan Roman Remains in Popular Tradition, Legends of Florence Collected From the People e infine Aradia. Leland scrisse che aveva "capito che esisteva un manoscritto che fissava i principi della dottrina della stregoneria italiana" nel 1886 e aveva pregato Maddalena di trovarlo. 

Undici anni dopo, il 1º gennaio 1897, Leland ricevette una copia del Vangelo per posta. Il testo era scritto a mano da Maddalena e si convinse di essere entrato in possesso di un documento autentico dell' "Antica religione" delle streghe, spiegando però di non sapere se provenisse da fonti orali o scritte.

Il vangelo è stato pubblicato in inglese, traducendo i riti del manoscritto italiano. Le illustrazioni sono di Leland stesso, ispirate all'iconografia pagana e all'occultismo.

Il testo di Leland fu d'ispirazione alla nascita della Wicca, che a sua volta risvegliò l'interesse nella Stregoneria Italiana e nel Paganesimo moderno derivato dalle antiche religioni pagane precristiane, utilizzando la ritualistica originale pervenutaci, in contrapposizione ai pagani eterodossi, che non si rifanno a nessuna tradizione antica ma seguono rituali e tipologie religiose più recenti. 

Secondo lo studioso del folklore Roma Lister, contemporaneo e amico di Leland, il vero nome di Maddalena era Margherita Taleni o Zaleni, e si trattava di una "strega" fiorentina che sosteneva di essere di discendenza etrusca e di conoscere gli antichi rituali. Maddalena, nella corrispondenza con Leland, si firmava "Maddalena Talenti".

Nel paganesimo è assente il demonio, introdotto nella religione con l'avvento del monoteismo giudaico. Perciò il satanismo è una devianza cristiana e non una pratica pagana, in quanto satana nel paganesimo non è mai esistito.

Nel libro del Leland, le streghe italiane adorano la Dea Diana e il Dio Lucifero (o Splendor), una Divinità Solare, e vengono a contatto tra di loro in consessi notturni chiamati "tregende" o sabba per i rituali di Luna piena e celebrano i loro Dei con il canto, la danza e l'accoppiamento. Le loro celebrazioni inoltre includono un'eucarestia per la comunione con le divinità mediante banchetti sabbatici a base di torte dolci e buon vino, tale e quale nel Compendium maleficarum.

Nell'Aradia, o il Vangelo delle Streghe, si narra che Diana, vedendo gli uomini poveri oppressi dai ricchi e dal clero cattolico, inviò la sua Figlia Divina Aradia (Erodiade) sulla Terra, per liberare la gente dalla schiavitù e far rifiorire la Vecchia Religione, un culto lunare, concentrato sulla Celebrazione della Luna Piena, dove vengono fatte preghiere, canti, danze e banchetti con del pane e del vino a Diana. Insomma l'antica Agapè, o pasto sacro, antico quanto il matriarcato.

Notare che anche qui, come nelle Valchirie, la Dea decide di donare la magia per salvare gli uomini.
Dunque la Dea Aradia sarebbe venuta sulla terra per insegnare la stregoneria ai contadini perché si opponessero ai signori feudali e alla Chiesa Cattolica Romana.

L'opera di Leland cominciò a divulgarsi solo verso gli anni '50, quando si iniziarono a discutere le sopravvivenze dei rituali pagani. Su Aradia alcuni studiosi ritengono falso il manoscritto, per altri è una documentazione veritiera ed eccezionale. Aradia ebbe un ruolo importante nella tradizione della Wicca gardneriana e dei suoi derivati, sia perché fu la prova della sopravvivenza in Europa della tradizione pagana, sia perché alcuni passaggi del I capitolo del libro furono impiegati come liturgia della Wicca.

La traduzione fu completata nel 1897 e presentata a David Nutt per la pubblicazione. Dopo due anni, Leland chiese all'editore la restituzione del manoscritto per poterlo pubblicare altrove. Nutt allora pubblicò il libro, che uscì nel 1899 con una piccola tiratura. Da allora il testo è stato ripetutamente dato alle stampe da diversi editori.
Leland commenta "Credo anche che in questo Vangelo delle streghe ci sia un credibile abbozzo perlomeno della dottrina e dei riti osservati durante i sabba. Adoravano divinità proibite e praticavano riti vietati, ispirati tanto a una forma di ribellione contro la società quanto alle loro passioni personali".
Significa che le donne si sentivano maltrattate per cui in qualche modo si ribellavano? Allora non erano del tutto morte.

La maggior parte del testo di Aradia si compone di incantesimi, benedizioni e formule rituali, ma comprende anche racconti e miti che suggeriscono vi sia un'influenza sia dell'antica mitologia romana che del cattolicesimo. Tra i protagonisti Diana, la divinità solare Lucifero, Caino, una divinità lunare e la figura messianica di Aradia, una sorta di "contro-religione" anti-gerarchica in opposizione alla gerarchica e rigida Chiesa Cattolica.

Il capitolo I narra delle prime streghe come schiave sfuggite ai propri padroni che iniziano una nuova vita come "ladre e persone malvagie". Diana manda loro sua figlia Aradia per insegnare loro la stregoneria, della quale possono usare la potenza per "distruggere la malvagia stirpe degli oppressori".

Le allieve di Aradia diventano così le prime streghe e perpetueranno quindi l'eredità di Diana. Interi capitoli di Aradia sono dedicati a rituali e formule magiche. Tra questi incantesimi per ottenere l'amore (Capitolo VI), una scongiurazione da recitare quando si trova una pietra bucata o una pietra rotonda per trasformarla in un amuleto per ottenere il favore di Diana (Capitolo IV), e il modo per consacrare farina e altri alimenti per una festa rituale in onore di Diana, Aradia e Caino (Capitolo II). La parte narrativa occupa la minoranza del testo e si compone di brevi racconti e leggende sulla nascita della religione delle streghe e sulle gesta dei loro dei.

Leland riassume questi miti nell'appendice "Diana è la Regina delle Streghe; è associata a Erodiade (Aradia) nelle sue relazioni con la stregoneria; generò un figlio da suo fratello il Sole (Lucifero); come divinità lunare è in qualche modo associata a Caino, che è prigioniero sulla luna. Le streghe di un tempo erano persone oppresse dal regime feudale che tentavano di vendicarsi in ogni modo e che facevano orge in onore di Diana che la Chiesa definiva come l'eredità di Satana".

Diana non è l'unica Dea delle streghe ma nel capitolo III è presentata come una divinità creatrice in parte luminosa e in parte oscura. Dopo aver generato Lucifero, Diana lo seduce assumendo la forma di un gatto, e finendo poi per generare Aradia, la loro figlia. Diana dimostra la potenza delle sue arti magiche creando "i cieli, le stelle e la pioggia" e diventando la "Regina delle Streghe".



INFLUENZA SU WICCA E STREGHERIA

L'antropologa Sabina Magliocco connette l'Erodiade italiana (Herodias), al culto di Erodiade e Aradia, che definisce "il primo vero testo della rinascita della stregoneria nel XX secolo" e il libro è molto citato per lo sviluppo del culto Wicca.

Gerald Brosseau Gardner (1884 – 1964) è stato un esoterista britannico che ha fondato la religione Wicca. Si occupò di occultismo, archeologia, esoterismo e antropologia. Fu membro della Massoneria, e frequentò tutti gli ambienti esoterici, teosofici ed occultistici dell'Inghilterra.
Venne iniziato alla New Forest nel 1939, una continuazione del paganesimo  europeo, e affermò che la religione da lui resa pubblica fosse una sopravvivenza delle religioni matriarcali pagane fino al culto della Dea Madre diffuso nell'Europa preistorica, culto sarebbe continuato in sordina nel Medioevo e Rinascimento fino a tutt'oggi.

Nei rituali della Wicca ci si ispira chiaramente al discorso di Aradia nel I capitolo del libro, dove la Dea si rivolge ai seguaci, esortandoli a trovare il loro sentiero, che deve partire soprattutto da una ricerca interiore. 

Alcune tradizioni Wicca si servono del nome "Aradia", o Diana, per riferirsi alla Dea o alla Regina delle Streghe, e Hutton scrive che i primi rituali gardneriani usavano il nome "Airdia", una deformazione di Aradia. Hutton inoltre suggerisce che la ragione per cui la Wicca comprende pratiche di nudità rituale sia uno dei versi presenti in Aradia:

"Sarete liberi della schiavitù!
E cosi diverrete tutti liberi!
Però uomini e donne
Sarete tutti nudi, per fino.
Che non sarà morto l'ultimo
Degli oppressori e morto..."

La storica Ruth Martin afferma che tra le streghe italiane era pratica comune restare "nude con i capelli sciolti sulle spalle" mentre recitavano gli incantesimi. Jeffrey Burton Russell osserva che "Una donna chiamata Marta venne torturata a Firenze verso il 1375, accusata di aver disposto delle candele intorno a un piatto, di essersi tolta i vestiti e di essere rimasta nuda di fronte al piatto facendo dei gesti magici". 

Lo storico Franco Mormando così parla di una strega italiana:"Ed ecco che durante le prime ore della notte, questa donna apre la porta che dà sull'orto, esce completamente nuda con i capelli sciolti e inizia a fare gesti magici e recitare incantesimi..."



RATZINGER - HARRY POTTER

- Roma, 13 lug. (Adnkronos) - Benedetto XVI condanna Harry Potter definendo la saga del giovane mago ''una sottile seduzione che corrompe i giovani cristiani''. In una delle risposte, datata marzo 2003, quando era ancora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Ratzinger affermava: ''E' una buona cosa che tu ci illumini sulla questione Harry Potter, soprattutto perché ha un profondo effetto e corrompe la fede e l'anima dei giovani cristiani, ancor prima che queste si siano completamente formate''.
In una seconda missiva inviata allo scrittore tedesco, datata 27 maggio 2003, Joseph Ratzinger lo ringrazia per il libro ''istruttivo'' su Harry Potter nel quale egli spiega che " i popolari romanzi della Rowling impediscono ai giovani di distinguere il bene dal male", gli accorda il permesso di rendere pubbiche le lettere e lo invita ad inviare copie del suo libro ai prelati del Vaticano. -

Ci chiediamo quale male veda la Chiesa in un romanzo per bambini, tanto più che nel libro esiste una netta contrapposizione tra bene e male e l'eroe, Harry, sta dalla parte dei buoni. Ma per la Chiesa non è così, come mai? Ovvio, si tratta della Magia. La Chiesa crede alla magia molto più di quanto ci credano gli italiani. Non solo ci ha creduto nel Medioevo, nel Rinascimento e oltre, si da bruciare vivi i disgraziati accusati di magia, ma ci crede tutt'oggi, e tutt'oggi teme la Magia.



E IL RESTO DEL MONDO? 

- Negli Usa i pagani hanno licenza di celebrare matrimoni secondo il loro rito.
- Un tribunale olandese ha deciso che i costi delle lezioni di magia sono deducibili fiscalmente. Margarita Rongen gestisce il laboratorio “Witches Homestead” (tenuta delle streghe) in una provincia del Nord, le cui lezioni costano più di 170 euro per un fine settimana, o più di 2.200 euro per l’intero corso. La Rongen afferma di aver formato più di 160 allieve nel corso degli ultimi quattro decenni.
- In Inghilterra la prigione di Portsmouth, Kingston Prison, ha assunto un sacerdote pagano per dare assistenza spirituale a tre ergastolani. I detenuti si sono convertiti al paganesimo e, secondo le regole carcerarie, hanno diritto ad un cappellano alla stregua dei cristiani o degli appartenenti ad altre fedi religiose. Negare loro un cappellano pagano configurerebbe una violazione dei loro diritti umani, ha affermato il responsabile della prigione.
- Il 17 ottobre, il “Times” di Londra ha riferito che in tutte le prigioni sarà consentito ai preti pagani di utilizzare vino e bacchette magiche durante le cerimonie e i detenuti pagani potranno avere una veste senza cappuccio, incenso e un oggetto prezioso religioso tra i propri effetti personali.
Ai responsabili delle prigioni è stata consegnata una guida completa al paganesimo, basata sulle informazioni fornite dalla Federazione pagana. Ai detenuti sarà consentito praticare il paganesimo nelle loro celle, svolgere preghiere, canti, letture di testi religiosi e rituali.

Tutto questo dimostra:

- che gli uomini credono alla magia
- che temono la magia
- che proprio perchè ci credono odiano le donne come detentrici di quel potere
- che credono alla magia femminile e non a quella maschile
- che la magia femminile nasce sempre da un percorso interiore, mentre quella maschile riguarda rituali e giaculatorie che riguardano la mente ma non l'anima.



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